Fiorentina: le migliori e le peggiori della stagione nella Femminile

Fiorentina: le migliori e le peggiori della stagione nella FemminileFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Ieri alle 19:30Notizie di FV
di Stefano Berardo

Con la stagione in archivio e la delusione per il mancato rientro in Europa, è tempo di bilanci in casa Fiorentina Femminile. Noi di Firenzeviola abbiamo seguito la stagione dal principio fino all’epilogo. Ecco chi, secondo noi, si è dimostrata elemento imprescindibile nel corso del campionato e chi invece potrebbe lasciare le rive dell’Arno senza aver impresso più di tanto:

Le migliori

Emma Severini: Ne abbiamo già parlato. La centrocampista della Nazionale è senza dubbio la ragazza che meglio si è districata nel corso della stagione. Reti, assist e prestazione sempre più in crescendo per quello che è il fulcro del centrocampo viola per il presente e, si spera, per il futuro. Severini ha un piede e mezzo già in Svizzera. Il contratto con la Fiorentina scadrà il 30 giugno 2026. I tifosi sperano ovviamente di continuare a vederla a questo livello e anche che la prossima stagione possa dare qualcosa di più. Tra chi segue la squadra gigliata femminile non c’è dubbio che Emma Severini si sia guadagnata la palma di migliore della stagione

Madelen Janogy: Partita alla grande a inizio stagione risultando decisiva sia in campionato sia in Champions contro l’Ajax, nel corso dell’annata si è persa un po’ assieme a tutta la squadra. Nella poule scudetto tuttavia si scatena arrivando a realizzare ben cinque reti in due sole gare. Rimane sicuramente un elemento di spicco nella formazione gigliata. Anche per lei c’è un altro anno di contratto in viola e i tifosi sperano che rimanga essendo una delle calciatrici più imprevedibili agli ordini di De La Fuente

Agnese Bonfantini: Arrivata in riva all’Arno con grande scetticismo viste le non eccelse stagioni con Inter e Juventus. La ragazza di mette subito alle spalle le critiche dando molto alla causa viola. Nove reti tra campionato e coppe ma anche qualche prestazione in chiaroscuro. Senza dubbio però il suo apporto si è fatto sentire parecchio dalle parti del Viola Park. Di proprietà della Juventus, c’è chi spera che possa essere riscattata e diventare un’atleta gigliata a tutti gli effetti.

Veronica Boquete: 38 anni suonati ma semplicemente leggendaria. La spagnola ancora si diverte e fa divertire. Ha una capacità di dipingere calcio senza rivali. Ecco perché, molto spesso, le avversarie sono costrette ad usare le maniere forti per fermarla. Nonostante diversi acciacchi fisici che non le hanno dato tregua nel corso della stagione, la spagnola è stata protagonista nel corso della stagione con ben otto sigilli che hanno contribuito a rendere la corsa Champions più intrigante che mai. Quale sarà il futuro dell’ex Milan? Lo sa solo lei.

Stine Bellisager-Pedersen: L’unica tra le migliori arrivate nel mercato di gennaio. La danese si è imposta con immediatezza visti anche i problemi fisici di capitan Tortelli, guadagnandosi il posto fisso al centro della difesa scalciando anche una con l’esperienza di Marina Georgieva. Qualche errore sicuramente le va rimproverato ma senza dubbio, tra i volti nuovi, è quello che ha dato maggiore solidità e sicurezza in un reparto che ha fatto molta acqua nel corso della stagione. Peccato però che la sua esperienza a Firenze sia già terminata. Giorni fa ha firmato con il Frauen Bayern Monaco fino al 2027. Una perdita purtroppo non indifferente.

Emma Faerge: Arrivata nell’estate 2023 nell’indifferenza generale, l’esterno danese nel più totale silenzio si è presa la fascia destra della Fiorentina. Oltre ad un motore a reazione invidiabile, Faerge ha mostrato anche di avere un piedino niente male. In questa stagione ha iniziato a prendere confidenza con il goal, segnandone uno bellissimo dalla distanza contro la Juventus in semifinale di Coppa Italia ed uno contro il Como in campionato. Ha trovato pure il primo sigillo con la maglia della Nazionale ai danni dell’Italia. Testimonianza di una crescita frutto di duro lavoro e impegno costante.

Le peggiori

Cecilie Fiskerstrand: Arrivata a Firenze tra molti proclami per rimpiazzare Schroffenegger – ceduta al Como – la numero uno della Nazionale norvegese si è fatta attendere prima di dare prova delle sue abilità. Il suo finale di stagione è stato in crescendo ma, almeno per gran parte dell’anno, si ricordano più i suoi errori e le sue incertezze che altro. Troppi i goal presi a causa delle sue mancanze. Forse era solo necessario un periodo di adattamento al campionato italiano ma dalla titolare della Nazionale scandinava ci si aspettava ben altro. Alla prossima stagione…

Emma Snerle: Prelevata dal West Ham, quindi dal calcio inglese di gran lunga superiore a quello nostrano, Snerle avrebbe dovuto diventare la regina del centrocampo gigliato. A gennaio, con l’addio dell’islandese Johansdottir, De La Fuente le ha letteralmente consegnato le chiavi della mediana viola. Risultato? Una serie di prestazioni incolori fino alla gara contro l’Inter all’Arena Civica della poule scudetto in cui ha realizzato anche il suo primo goal italiano. A tratti un fastidio vederla calcare in campo, ma senza elementi con cui cambiare le sorti delle partite in campo, il tecnico argentino ha dovuto fare di necessità virtù. Se in estate la cedessero non lascerà grandi ricordi.

Michela Catena: Dopo una serie di annate in cui sembrava aver raggiunto l’apice della carriera, si è clamorosamente arenata. Lo score è impietoso: un solo goal nell’arco della stagione contro i nove della passata. La numero dieci ha vissuto un’involuzione pazzesca. Certo la colpa principale è dei problemi fisici che sono una costante nella carriera della centrocampista viola, ma nelle occasioni in cui l’abbiamo vista in campo è mancata anche quella giocata illuminante di cui era sempre capace in grado di cambiare le sorti di una gara. Difficile vederla partire per la Svizzera in estate. Si spera che l’estate possa servirle a recuperare dai guai fisici cosicché possa ritornare quella degli anni passati la prossima stagione.

Kaja Erzen: Passi l’errore grossolano che ha condannato la Fiorentina fuori dalla Champions premiando la Roma, la slovena è calata notevolmente rispetto agli anni passati dove non aveva nemmeno fatto tanto male. La fascia destra della Fiorentina Femminile è un punto debole ormai da tempo. La società deve intervenire per porre rimedio. Con la Erzen vista quest’anno, andava bene persino adattare Toniolo (che è mancina) lasciando Faerge sull’altra fascia. Almeno finché De La Fuente non ha deciso di iniziare a schierare la difesa a tre.

Miriam Longo: Definitivamente sparita dai piani di Sebastian De La Fuente e non se ne capisce il motivo. La ragazza nelle stagioni passate ha fatto intravedere anche buone qualità sotto porta. Pur non nascendo come una punta centrale, Longo ha sempre dato un discreto apporto in termini realizzativi. In quest’annata non si sa per quale motivo De La Fuente non l’ha mai presa in considerazione nemmeno quando vigeva emergenza nel reparto offensivo. A differenza delle altre Longo finisce tra le peggiori della stagione ma la colpa non è al 100% sua.

Filippa Curmark: Ennesimo acquisto proveniente dalla Scandinavia incapace di incidere. De La Fuente ha fatto spesso affidamento su di lei visti i numeri corti a centrocampo. Nessuna differenza tra averla e non averla. Arrivata nel mercato di gennaio non si esclude un suo ritorno in patria già nel corso dell’estate.  E qui insistiamo nel dire: quand’è che la Fiorentina andrà a sondare altri mercati?