FINALMENTE SALVI! ORA SCENDA IN CAMPO ROCCO
Ce la facciamo ad aspettare qualche giorno, qualche ora per sapere quale sarà il futuro viola? Ho letto più domande in merito alle mancate parole di Commisso, che aveva promesso di parlare dopo l’incontro col Cagliari, che esclamazioni di gioia per la salvezza finalmente raggiunta. Non credo che il nostro Presidente voglia sfuggire alle sue responsabilità, sa perfettamente che siamo ansiosi come non mai di conoscere cosa succederà da qui a poche settimane, ma oggi proviamo a rilassarci dopo tanta, troppa pena vissuta in questo campionato, l’ennesimo senza un briciolo di soddisfazioni se si toglie i quattro punti, basilari per la permanenza in serie A, strappati alla Juventus. Magra, magrissima consolazione anche per una tifosa super provinciale come me!
Quello che è successo (perché è successo qualcosa al Sardegna Arena?) è il tipico biscotto che spesso, alla faccia della sportività ma in fondo non è il requisito che mi interessa di più, viene più o meno tacitamente portato avanti da due squadre in bilico, due squadre che hanno paura di danneggiarsi più che il desiderio di imporsi una sull’altra e al fischio finale non si registrano tiri in porta e l’unico acuto è legato ad un intervento difensivo di Milenkovic su Joao Pedro. Non credo che si debba gridare allo scandalo perché è successo, succede e succederà sempre quando devi salvare la pelle.
Mi viene da sorridere a sentire le parole di Iachini a fine gara, troppe per quel poco che ha dato il campo, e non ho visto niente che mi abbia fatto percepire che avesse preparato la partita per prendere i tre punti, come ha asserito nascondendo il naso da Pinocchio! Poi mi ha tirato fuori il “pathos” della gara e li mi sono arresa ma ho voluto controllare sul vocabolario per capire se non mi era chiaro il significato: “termine tecnico della retorica greca, che indica il tono di passionalità, concitazione, grandezza, proprio della tragedia” …l’unico termine da legare alla Viola è purtroppo tragedia che però, da oggi, spero che sia legato esclusivamente al passato.
Dal “che barba, che noia” di ieri sera ci saranno da fare le dovute considerazioni per la Fiorentina che verrà ma una cosa è certa: Kouame non è un calciatore all’altezza per la serie A e credo sia stato più utile Ribery da fuori campo, con il suo continuo incitamento, che il giovane ivoriano in campo. Mi dispiace dire questo, ma da oggi in poi non deve esserci “pietà” per nessuno e il livello, la famosa asticella, deve essere finalmente alzato. Vlahovic ieri sera non è andato a segno, e diventa quasi una notizia, ma la squadra non ha costruito nessuna azione degna di nota e forse anche lui si è adeguato al trend del “volemose bene” ma sono sicura che nelle prossime due gare, quelle che mancano alla fine del campionato, non mancherà di mettere la firma su altri gol.
Oggi dobbiamo infine ringraziare la vittoria dell’Atalanta che, battendo il Benevento, ci ha regalato la serenità con due giornate di anticipo e mi duole rimarcare che sono più i demeriti degli altri che i meriti nostri a farci arrivare in porto. Ha infatti ragione il nostro allenatore quando dice che “qui ci rimetto la salute” perché è la sensazione che proviamo tutti noi nel seguire la Fiorentina e siccome l’argomento salute è serio più che mai in questo contesto storico, vogliamo tornare a stare bene per quel poco o tanto che la passione per il calcio può darci.
La panacea ai nostri mali ha solo un nome: Rocco Commisso. Ora tocca a lui scendere in campo.
La Signora in viola