DV9 IL PILASTRO, IL TERZETTO DI INDISPENSABILI E POI KOKO: IL MINUTAGGIO DELLA ROSA NEL '21
Un pilastro, tre indispensabili e una marea di giocatori coinvolti. Si potrebbe riassumere così il minutaggio che in questa prima parte di stagione ha visto protagonisti i giocatori della Fiorentina, più che mai ruotati tra agosto e dicembre da Vincenzo Italiano che come già accaduto a La Spezia ha scelto da subito di non lasciare nessuno ai margini, ma piuttosto di far sentire tutti partecipi del nuovo progetto tecnico. Si spiega così il fatto che, per esempio, nelle 21 partite ufficiali fin qui disputate solo i più giovani aggregati dalla Primavera non abbiano avuto modo di esordire (eccezion fatta per Distefano, che 2’ li ha giocati contro la Sampdoria a fine novembre e Bianco, che in due circostanze ha sfruttato il palcoscenico della Coppa Italia). Per il resto tutti, ma proprio tutti (dal terzo portiere Rosati al grande enigma Kokorin) hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra. Premesso dunque che il tecnico viola ha voluto dare una chance a tutti, esaminiamo ora con quale frequenza i giocatori sono scesi in campo.
Il pilastro
Inutile sottolineare che il giocatore che fino ad oggi è stato impiegato di più è Dusan Vlahovic, un elemento - per l’economia del gioco viola e per l’assenza di alternative credibili - di fatto fondamentale per Vincenzo Italiano, che ha concesso al serbo tutte e 21 le presenze (solo una, in Coppa contro il Benevento, partendo dalla panchina) e un totale di 1.892’. La punta ha ripagato nel modo migliore, ovvero con 18 gol (una media di una rete ogni 105’).
I tre indispensabili
Alle spalle di Vlahovic si piazza un terzetto di giocatori di cui fino ad oggi raramente il tecnico ha voluto (e potuto) fare a meno. È il caso di Milenkovic (1.648’), Bonaventura (1.631’) e capitan Biraghi (1.619’), che guarda caso hanno anche realizzato due gol a testa. A questo tris d’assi andrebbe aggiunto anche Terracciano (1.510’) che però - complice anche il ruolo che ricopre e l’infortunio di Dragowski - ha dovuto quasi per forza rispondere presente (ma le prove offerte sono state sempre di buon livello).
Gli altri stakanovisti
Ci sono bel cinque giocatori che hanno un totale di minuti in campo superiore alla simbolica soglia dei mille giri di lancette: è il caso di Torreira (1.295’), Callejon (1.191’), Martinez Quarta (1.131’), Duncan (1.130’) e Nico Gonzalez (1.104’). L’ex Arsenal ha dovuto all’inizio faticare per ritrovare un forma fisica accettabile dopo due stagioni di impiego con il contagocce ma adesso è diventato un giocatore fondamentale. Determinante in più di una circostanza è stato anche il contributo arrivato dagli altri quattro, che tuttavia (complice la profondità della rosa a disposizione di Italiano) sono stati ruotati con maggiore frequenza. Nel computo dei numeri di Gonzalez pesa inevitabilmente la sua recente positività al Covid-19, che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per tre gare.
Gli ultimi in graduatoria
Fatta eccezione per i baby convocati ma mai impiegati (Toci, Agostinelli, Egharevba, Frison e Munteanu), per i due utilizzati solo nei minuti finali (Bianco e Distefano) e per i portieri di riserva che - ovviamente - non possono trovare spazio se non in casi di rara emergenza (Rosati e Cerofolini), la classifica degli impiegati si chiude con un terzetto di personaggi ancora alla ricerca di un autore. È il caso di Kokorin (ultimo, con appena 104’, di cui appena 28’ in Serie A), Nastasic (126’, ma per lui pesa il brutto infortunio patito in Nazionale a novembre) e Benassi (234’) il quale tuttavia - pur reduce da un’annata davvero difficile a Verona per un problema al polpaccio - quando è stato impiegato sia da mezzala che da terzino destro in questa stagione ha sempre risposto al meglio.