DUE GIALLI, BATTIBECCO E PARAFULMINE: ITALIANO È GIÀ PARTITO CARICO
Un giallo e la lite con i tifosi giovedì in Conference, un giallo e il mea culpa "rabbioso" in sala stampa domenica in campionato. Mai sosta fu più benedetta per Vincenzo Italiano che fino a domani avrà tempo per smaltire i nervi già a fior di pelle dopo appena 5 partite (ma due decidevano già la stagione viola) e ripartire con la lucidità e la serenità necessari per tentare di risollevare il morale e le sorti della squadra dopo il brutto ko di Milano. Dopo aver fatto da parafulmine con la squadra, assumendosi le sue responsabilità nel post gara. Il mercato chiuso e una rosa finalmente definita aiuteranno di sicuro il tecnico a non avere mugugni o distrazioni nello spogliatoio e fare delle scelte in base a chi vede più in forma, senza paura di creare casi. Patti chiari, amicizia lunga, come ha spiegato alla squadra.
Alla terza stagione Italiano ha sentito le pressioni triplicate, sia per i suoi principi di gioco, segnale però che molti sono prevenuti sul tecnico, sia e soprattutto per la voce in capitolo nel mercato di questa finestra estiva. Non a caso gli insulti di giovedì ade sempio li ha presi per aver messo in campo Nzola, reo di averlo voluto a tutti i costi. Ma se l'angolano è una sua scelta, a discapito di Dia (il ballottaggio era tra i due), di sicuro non ha poi scelto i nomi degli altri giocatori e, a dirla tutta, un difensore e un esterno più affidabili di sicuro se li sarebbe aspettati.
Il tecnico però ha sempre fatto le frittate con le uova che aveva (per dirla con Sousa) ed ogni anno ha dimostrato di essere un buon cuoco. L'importante è che la società continui a sostenerlo e a fargli capire che chi paga può andare oltre le righe anche se è seduto dietro la sua panchina e che l'ambiente gli dia fiducia a prescindere dalle scelte e dal gioco che, per inciso, hanno sempre portato uno step in più a stagione.