COMMISSO SCALPITA PER INVESTIRE, ESPERTO DI FFP NELL'ORGANIGRAMMA?
La nuova Fiorentina deve sistemare ancora l'organigramma societario. La proprietà ha pensato sì a tante figure di ex viola, in primis Antognoni - già nel club- e Batistuta, anche se attualmente più lontano, ma l'idea di Rocco Commisso è di inserire, oltre loro, anche altre persone adeguate a certi ruoli e altamente competenti nei posti giusti. Particolarmente attento alle questioni di Lega, Figc, Uefa e Fair Play Finanziario, Commisso cerca una figura che gli "insegni" le regole per non rischiare passi falsi e per far crescere il fatturato in tempi rapidi. Così se Joe Barone in questi giorni ha fatto una full immersion a Firenze, tra mille incontri, per capire chi può veramente essere utile alla Fiorentina, contemporaneamente in America Commisso e il suo entourage si sono mossi su piani più istituzionali e finanziari. Più volte il tycoon parlando alla stampa ha detto "ho bisogno di imparare" "dobbiamo fare investimenti intelligenti" "il fair play è un circolo vizioso" che esprime bene il concetto di chi vuole investire senza trovarsi nei guai.
Ecco perché un punto di riferimento, in questa fase, potrebbe diventare Emanuele Grasso, partner di PwC specializzato nel mondo dei financial services e soprattutto di fair play finanziario, avendo realizzato per la Uefa la parte fiscale del FFP, ed avendo già fatto consulenze -tra le altre - per il PSG e il City, due società non a caso tirate in ballo dallo stesso Commisso in conferenza stampa. La candidatura dunque è forte, indipendentemente dal fatto di dargli un ruolo (CEO?) - difficile visto che ormai vive amche lui in America da un anno e mezzo dove ha una carriera molto importante - o di utilizzarlo come advisor e consulente esterno. C'è già stato un incontro a New York, al quale dovrebbero seguirne altri. Grasso tra l'altro ha uno stretto rapporto con il responsabile Infront per Firenze, Roberto Meozzi, e chissà che non sia un ulteriore indizio per un coinvolgimento nel club. Con l'arrivo di Rocco Commisso a Firenze qualche pedina potrebbe dunque andare a posto nell'organigramma.