C'era una Volta in Viola, il perno della difesa del secondo scudetto: la storia di Ugo Ferrante

La seconda metà di luglio del 1945 è stata un periodo spartiacque per la storia del mondo. Mentre nel Pacifico americani e giapponesi continuavano a darsi battaglia, in Europa la Seconda Guerra Mondiale era ormai giunta al termine. Il 17 luglio a Potsdam, in Germania, i leader delle tre potenze alleate vincitrici del conflitto si riunirono per decidere la gestione dell'immediato dopo guerra. Mentre vicino Berlino Stalin, Churchill e Truman iniziavano a discutere delle sorti del vecchio continente e del mondo intero, il 18 luglio a Vercelli nasceva colui che 24 anni dopo guiderà la difesa della Fiorentina ye-ye di Pesaola che porterà a Firenze il secondo scudetto della storia gigliata.
Si tratta di Ugo Ferrante, il protagonista dell'episodio di questa settimana della rubrica C'era una Volta in Viola. Cresciuto calcisticamente nella gloriosa squadra della sua città, la Pro Vercelli, a soli 17 anni Ferrante viene acquistato dalla Fiorentina. In viola rimarrà nove stagioni conquistandosi il posto di libero titolare già nel campionato 1965-1966 sostituendo Gonfiantini. Quell'anno Ferrante sarà protagonista delle vittorie in Coppa Italia e in Mitropa Cup, mentre tre anni dopo sarà il perno difensivo della Fiorentina che alzerà lo scudetto. Particolare è la storia relativa ai suoi capelli durante quasi tutto l'arco di quel campionato di Serie A. Dopo due vittorie e due pareggi, il 3 novembre 1968 la Fiorentina perde al Comunale contro il Bologna e Ferrante promette di non andare dal parrucchiere fino alla successiva sconfitta dei gigliati.
Quella promessa rimarrà valida fino alla fine del torneo. I viola non perdono più una partita e i capelli ormai lunghissimi di Ferrante rimarranno il simbolo della forza di quella squadra. Nel match contro la Sampdoria del 16 marzo sarà proprio un gol nel finale del centrale vercellese ad evitare la sconfitta alla formazione di Pesaola. La Fiorentina torna campione d'Italia e Ferrante si mette in mostra come uno dei liberi migliori del campionato. Nel 1970 Valcareggi lo inserisce nella lista dei convocati per i mondiali messicani anche se non scenderà mai in campo a causa della presenza in quel ruolo di Pierluigi Cera. Ferrante lascerà la Fiorentina nel 1972 al termine di una stagione travagliata per via della frattura del perone. Ripartirà da Vicenza, dove rimane 4 stagioni prima di concludere la carriera, senza mai subire una squalifica, al Robbio Lomellina in Promozione. Tornato a vivere a Vercelli, dove avvia un'attività commerciale nel settore delle mense aziendali, muore a soli 59 anni il 29 novembre 2004 a causa di un tumore alle tonsille. Dal 2017 è entrato a far parte della Hall of Fame della Fiorentina.
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