ALTA TENSIONE
La settimana della Fiorentina è iniziata col botto. Dopo l'episodio controverso del rigore alquanto dubbio concesso ai bianconeri nella partita di ieri tra Juventus e Fiorentina, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è esploso: "Forse sarei dovuto scoppiare prima" - queste le parole che il patron viola ha rilasciato oggi dopo aver avuto un incontro di chiarezza con il presidente della FIGC Gabriele Gravina. La Fiorentina deve essere rispettata, è il messaggio che risuona nelle parole dell'imprenditore italo americano che ieri ha riservato espressioni pesanti nei confronti dell'arbitro, descrivendosi disgustato dalla direzione di gara.
Non si è fatta attendere la risposta del presidente dell'Associazione Italiana Abritri Marcello Nicchi che non ha fatto altro che gettare benzina su un fuoco alimentato da ieri. Le sue parole sono altrettanto forti: "Non mi voglio esprimere troppo sulle parole del Presidente della Fiorentina dico solo che gli arbitri italiani sono, usando un termine di chi lo ha usato, disgustati da questo comportamento". Adesso palla al campo, anche se la partita in programma questo weekend non fa altro che alimentare la tensione. Perché a tenerla alta e a rendere questa settimana della Fiorentina ancora più calda arriva, come da programma, la partita di sabato pomeriggio contro l'Atalanta di Gian Piero Gasperini.
Il tecnico, che potrebbe essere il bersaglio numero uno della tifoseria fiorentina dopo ciò che è successo l'ultima volta, oggi ha voluto mandare un segnale in vista della gara: "E' giusto dare un messaggio. Nell'ultima gara si è esagerato, me compreso. Da parte mia si riparte da zero. Penso solo al campo dove due squadre che giocano bene a calcio si affronteranno. Non ho avuto modo di parlare con Commisso. Io penso solo alla gara di sabato che sarà una partita importante per entrambe le squadre". Parole che fanno presagire un tentativo di spegnere le fiamme e gli attriti venutisi a creare nell'ultima sfida, con la consapevolezza che forse quel commento a caldo era stato decisamente esagerato.