SPALLETTI, Domani 4/5 cambi. Sarà una gara diversa
Alla vigilia di Israele-Italia, gara valida per il secondo turno di Nations League, ha parlato in conferenza stampa il ct degli Azzurri Luciano Spalletti. Queste le sue parole, iniziando da un commento sulla gara di domani: "Sarà una partita totalmente diversa rispetto a quella contro la Francia, quel match sarà difficilmente riproponibile. Con la squadra ne ho parlato anche stamani di questa trappola che si potrebbe verificare se non ci arriviamo bene come contro la Francia".
Oltre a Calafiori indisponibile cambierà altri giocatori?
"E' difficile riproporre in blocco la squadra di venerdì, smaltire la fatica a distanza di due giorni è impossibile. Ora vediamo come stanno, ma ci sta che cambierò 3-4-5 calciatori. Kean è probabile che sia della partita: non potendola rifare tutta Retegui, è meglio fargli fare il pezzo determinante e Kean ha fatto vedere che sta bene. Poi valuteremo sulla trequarti se ci sarà di nuovo Raspadori o un centrocampista, perché ci sono altre soluzioni come Brescianini. La squadra sta bene da un punto di vista mentale e numerico".
Cosa non è andato molto bene negli ultimi tre anni e come vede il futuro della Nazionale?
"Per me una Nazione come l'Italia avrà sempre 20 giocatori per comporre una squadra forte. Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti, ad esempio in questo periodo qui non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico: non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti. Ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi ad un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza. Si torna ad essere più disponibili a saper fare tutti e a prendersi le responsabilità di squadra. Venerdì più che squadra siamo stati fratelli che hanno composto una squadra e quella è la chiave che trova la soluzione a qualsiasi difficoltà che hai".