LOPEZ, Neto alla Juve? Ci rimasi di m...a. Su Tata...

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Il preparatore dei portieri della Fiorentina Alejandro Rosalen Lopez ha parlato di sé e della sua avventura in viola: "Ho sempre avuto la passione per il ruolo di portiere. Quando però, dopo una serie di infortuni, capii che non sarei potuto arrivare in alto, decisi di studiare per diventare un preparatore. Presi il patentino a 24 anni, e cominciai dall'Ungheria, dove incrociai sulla panchina Paulo Sousa per sei mesi. Secondo me un portiere deve essere una persona forte, come Francisco Buyo al Real Madrid. Neto? Mi incontrai con Macia, con il quale decidemmo di lavorare in modo da formare il brasiliano nel migliore dei modi. E ci riuscimmo, Neto migliorò molto anche a livello mentale. Quando andò alla Juventus ci rimasi di m...a. Dopo averlo allenato per tanto tempo, poi me lo portarono via.

Lavorare coi portieri? Solitamente avviene fino al giorno prima della partita, poi guardo e basta. Al massimo ci possiamo confrontare durante una pausa, se lo chiede il mister. Tatarusanu? Era già forte quando è arrivato, ma non ha mai smesso di cercare di migliorarsi. Un ragazzo di 1,95 metri ha diverse capacità di coordinazione, movimento, rispetto ad uno di 1,80. Sportiello? E' pronto per fare il titolare. Stiamo lavorando per avere un portiere preparato. La mia famiglia? Siamo molto felici qui. Mio figlio è nato da queste parti, e spero che un giorno possa diventare un attaccante, poiché soffrirebbe meno di un portiere. Spero che i viola possano vincere presto un trofeo, anche se non dovessi più lavorare qui".