IGOR, Dalla patente al 1° gol in viola. Con Iachini...
Il difensore della Fiorentina Igor, interpellato dai social viola per una sessione di domande e risposte con i tifosi, ha raccontato qualche curiosità e aneddoto sulla sua carriera: "Sto bene, molto bene. Penso di aver fatto un bel recupero, ho lavorato tanto per tornare presto e più forte. Penso che il mister l'abbia visto e mi ha fatto giocare subito. Per me è stato il momento più difficile della carriera, è stata la prima lesione grave che ho avuto. Bisogna avere la testa giusta per tornare al meglio".
L'approccio al calcio? "Ho sempre guardato il calcio, mi è sempre piaciuto e da bambino volevo solo giocare. Anche a scuola ci andavo per giocare".
A 16 anni voleva smettere? "Vero. Ero centrocampista e una volta un allenatore mi chiese di fare il centrale per sostituire un compagno. Io volevo giocare solo una partita, ma giocai benissimo e lui mi voleva tenere in quella posizione. Chiamai mio padre perché volevo smettere, poi ho capito che così potevo crescere".
Fisico da MMA? "L'ha chiesto Malcuit, vero? (Ride, ndr). Non penso di avere forza per farlo. Non ho mai lavorato e non è il mio sogno. Ma oggi il calcio non è solo l'allenamento normale: per arrivare ad un certo livello devi lavorare ancora di più, anche a casa".
La patente? "Io vengo agli allenamenti a piedi o in bici. Sto facendo la patente e settimana prossima ho l'esame: devo studiare, sono due mesi che studio. Ma non è facile".
Calendario? "Ci sono cinque partite e in Serie A non ce ne sono facili. Ma dobbiamo salvarci il prima possibile".
Squadra del cuore? "Il Cruzeiro".
Idolo? "Ronaldinho. Se devo pensare ad un difensore, in questo momento Sergio Ramos, del passato Lucio".
Mancanza dei tifosi? "Ho giocato solo una volta qua con i tifosi, ed è diverso. Con loro cambia la temperatura dello stadio. Ci mancano tanto".
Semplici al Cagliari? "È stato il mio primo allenatore in Italia e sono contento sia in Sardegna. Ma contro di loro dobbiamo vincere".
Compagni con chi ha più legato? "Parlo di più con Pulgar, Kouame, Ribery ed Eysseric. Con loro ho un rapporto un po' più stretto".
Quello più matto? "Malcuit. Ha una personalità diversa, è il suo modo di vivere".
Il primo gol in viola? "Lo vorrei anche io. Intanto vediamo se la prossima gioco, poi vorrei farlo".
Iachini? "Nella sua prima parte non era andata bene perché non giocavo e mi ero arrabbiato con me stesso. Ma ora va bene e so che se faccio ciò che mi chiede andrà tutto bene".