Caso Salvatore Bagni-Le Iene, la Vis Pesaro sospende il ds Michele Menga

Caso Salvatore Bagni-Le Iene, la Vis Pesaro sospende il ds Michele Menga
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Ieri alle 19:43News
di Redazione FV
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(ANSA) - ROMA, 14 MAG - "La Vis Pesaro 1898, ritenendo gravemente lesiva la rappresentazione offerta, ha disposto la sospensione del Direttore Sportivo Michele Menga e ha disposto accertamenti al fine di valutare l'eventuale coinvolgimento dello stesso nelle vicende millantate dal sig. Salvatore Bagni e disporre conseguentemente ulteriori provvedimenti. La società sportiva si riserva di tutelare la propria immagine e reputazione nelle sedi più opportune, al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni". Il club marchigiano, impegnato in queste ore contro il Rimini nei play off della Serie C, è passato ai fatti dopo il clamore suscitato dal servizio di 'Le Iene' andato in onda ieri sera, in cui sono stati messi in luce dei presunti comportamenti non leciti in relazione al tesseramento di alcuni calciatori, con l'ex di Perugia, Inter e Napoli Salvatore Bagni, attualmente attivo nel mondo dello 'scouting, e finito nell'occhio del ciclone. Nel servizio viene citato anche il ds della Vis Pesaro, appunto Menga, e Bagni, nel corso della conversazione con la 'Iena' Luca Sgarbi che si finge il fratello di un giovane calciatore, sottolinea quello che sarebbe il suo potere contrattuale e i rapporti con i club ("Ti dico, la Serie C non è un problema. Tutti mi devono qualcosa, per quello che li piazzo da tutte le parti, tutte le società"), lasciando intendere l'esistenza di un sistema relazionale consolidato, in cui i favori e le conoscenze sembrano contare più delle abilità dei ragazzi, esplicitando anche che "quelli che non scegliamo noi devono pagare, per forza". E ancora: "per meno di 30 mila euro noi non facciamo niente".

Poi sostiene che "alla Vis Pesaro sicuramente ti fanno giocare titolare". E precisa: "noi di quelli che pagano ne abbiamo 13. Sono tutti nei settori giovanili professionisti", e a questo proposito, fa capire, non mancano le complicità di qualcuno all'interno delle società stesse, e qui entra in scena Menga ("la nostra fortuna è che io non nascondo niente perché la mia società è al corrente di tutto, dalla cosa sbagliata alla cosa giusta"). Ma la Vis Pesaro 1898 si dichiara "totalmente estranea ai fatti riportati" nel corso della trasmissione e "respinge con fermezza ogni tentativo di accostare il proprio nome a vicende di cui è completamente estranea", ritenendo la rappresentazione televisiva "gravemente lesiva". La parola passa ora alle sedi competenti e si attendono sviluppi anche sul fronte Le Iene. (ANSA).