BARONE, Innamorati della Fiorentina, altro che PIF

21.11.2021 18:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BARONE, Innamorati della Fiorentina, altro che PIF
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© foto di Federico De Luca

Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha parlato a Radio24. Ecco le sue parole: "Siamo contenti per i nostri tifosi, ieri sera il Franchi era di un altissimo livello. Siamo molto uniti tra di noi, la scelta che abbiamo fatto Commisso io e Pradè che è nel calcio da 30 anni, su Italiano è stata vincente. Dispiace che in città c'è sempre qualcuno che vuole metterci in difficoltà, fa polemica, mette dei dubbi sui giocatori"

Ieri vittoria più bella? "Abbiamo fatto questa scelta su Vincenzo Italiano e sulla sua filosofia del calcio, io l'ho seguito in lega Pro, in un Catania-Trapani, e lui ha questa capacità di far crescere i giocatori. Fin da Moena ha voluto, a differenza di altri, vedere prima i nostri giocatori in ritiro appunto e da lì abbiamo iniziato questo lavoro preciso. Con i giocatori che seguono quello che dice il mister. Rialzare la testa? Il campionato è lungo, con alti e bassi, ci sono dei momenti belli e non. Noi crediamo nel lavoro che stiamo facendo, siamo compatti e abbiamo una tifoseria attaccata alla squadra. C'è tanto da lavorare e pensiamo una partita per volta, già al derby con l'Empoli".

Qual è l'obiettivo? "Ovviamente tutti sogniamo il massimo, mettere un punto preciso non lo mettiamo, per non illudere nessuno. Vogliamo fare meglio dell'anno scorso poi vediamo dove arriviamo".

Quanto vale Vlahovic? "Su di lui abbiamo detto già tanto e tutto, sia io che Commisso, se ne parla troppo come se la Fiorentina fosse solo lui. Siamo un gruppo unito, abbiamo anche altri giocatori importanti per la Fiorentina, come Saponara, Duncan, Terracciano. Vorrei precisare ancora che quando l'anno scorso Prandelli ha preso la squadra e ci abbiamo parlato, gli abbiamo detto che la società credeva molto in Dusan e che lui aveva bisogno di continuità e di giocare perciò il merito dei risultati è innanzitutto della società che ha creduto in lui, poi c'è quello della squadra che lo aiuta, poi c'è il suo merito personale".

La vicenda stadio, a che punto è? "In Italia è una lunga storia, noi stiamo per finire il Viola Park, unico in Italia ed anche in Europa. Se ci avessero fatto fare il restauro del Franchi come avevamo subito proposto probabilmente saremmo stati quasi al completamento ma a Firenze è molto difficile fare qualcosa. Però con il Viola Park lavorando con tutti abbiamo fatto qualcosa. Burocrazia? Con tutti i proprietari americani con cui abbiamo contatti in Lega, non ci aspettavamo forse tutti questi blocchi ma bisogna lavorare per le infrastrutture, di cui c'è bisogno".

Situazione PIF? "Sono stato chiaro nello smentire questa situazione, buttata in mezzo senza verificare, un'opera di destabilizzazione alla vigilia di una partita come quella di ieri con il Milan. Ma noi siamo riusciti a superare anche questo ostacolo. Peccato leggere che dopo due anni di investimenti ci sia stato qualcuno che ha detto "arrivederci e grazie". Ma noi siamo innamorato della tifoseria, della Fiorentina e di Firenze e andiamo avanti. Ma ci sono sempre trattative finanziarie che non escono immediatamente sui giornali. Ma noi siamo innamorati della nostra gente e della nostra Fiorentina".