"OCCHI PUNTATI SU", Mario Alberto Santana... il nuovo "Calimero" viola

22.09.2008 01:17 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
"OCCHI PUNTATI SU", Mario Alberto Santana... il nuovo "Calimero" viola
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"Tutti mi vogliono male perchè sono piccolo e nero". Recitava così il tormentone ante-litteram pronunciato da "Calimero", personaggio cult dell'animazione pubblicitaria italiana degli anni 60' e 70'. Idolo incontrastato dei bambini, il protagonista era un pulcino piccolo e nero che imperversava nel celeberrimo programma “Carosello”, e fungeva da “testimonial” (oggi si chiamano così...) di un noto detersivo. Facciamo un salto di circa 40 anni, la location non è più "Carosello" bensì Firenze, e per di più il primo attore non è certo un cartone animato ma un giovanotto argentino dalla carnagione effettivamente scura. Il suo nome è Mario Alberto Santana, esterno destro d'attacco, 1 metro e 76 cm. di altezza (quindi proprio piccolo non è), originario di Comodoro Rivadavia (questo è un nome da cartone animato...), di professione bersaglio predefinito dalle critiche impietose della tifoseria viola.

 

Un breve excursus nella storia del nostro osservato speciale racconta che Mario arrivò sulle rive dell'Arno nell'estate del 2006, proveniente dal Palermo e fu pagato dal ds Corvino ben 7,5 di euro. Prometteva grandi cose il "funambolo della Pampa", che, senza quel maledetto infortunio rimediato a fine stagione con i rosanero, avrebbe fatto parte della spedizione argentina ai mondiali di Germania 2006. Ma ahimè, le cose andarono diversamente. Continuamente assillato da piccoli e grandi infortuni (in gran parte riconducibili a quello appena citato e ad un secondo, patito in maglia viola il 19-08-2006, nel primo turno di coppa Italia contro il Giarre), Santana nella prima stagione riesce a giocare solo 8 spezzoni di partita per 329 minuti totali con la miseria di un golletto realizzato. Poco, troppo poco per un giocatore acquistato per fare la differenza e per creare la famosa “superiorità numerica" , in virtù di un dribbling secco ed ubriacante. Nel ragazzo si fa strada addirittura l'idea di appendere le scarpette al chiodo (intento per fortuna subito rientrato) e la scorsa stagione segna in qualche modo il suo completo recupero. Saranno ben 26 le presenze nel campionato 2007-2008 con 1946 minuti giocati e sei reti, che lo riportano all'attenzione ed al gradimento (parziale) del pubblico viola. Sopratutto lo riportano al gradimento di Cesare Prandelli che lo ha sostenuto, protetto, coccolato fin dal primo giorno, giudicandolo elemento imprescindibile nel suo 4-3-3 basato da sempre sulla qualità degli esterni.

 

E siamo ai giorni nostri; Santana ricomincia la stagione finalmente senza pause ma il feeling (non a caso lo abbiamo definito parziale) col pubblico viola sembra essere esaurito. Come spesso ci capita, andiamo controcorrente e facciamo nostre le parole del tecnico di Orzinuovi, pronunciate al 90' della vittoria sul Bologna: “Le critiche a Santana? Mi sembrano ingenerose, anche perchè il ragazzo si sta impegnando tantissimo”. Restando al derby dell'Appennino ci permettiamo di integrare le dichiarazioni del mister, aggiungendo che Santana non ha solamente profuso impegno ma lo ha anche tesaurizzato colpendo una traversa con un colpo di testa, fornendo l'assist per il gol di Gilardino, procurandosi un rigore solare non concesso dall'arbitro e portando su un numero infinito di palloni. Facciamo un passo indietro, al San paolo di Napoli, quando ci fu uno sgradimento di dimensioni bibliche verso l'argentino accusato di “non stare in piedi” e di non saltare mai l'avversario. Anche in questo caso non siamo d'accordo visto che il novello “Calimero” fece spiovere un gran numero di cross nell'area napoletana e concluse pericolosamente a rete due volte dal limite dell'area. Si sa, il risultato nel calcio la fa da padrone e, a Napoli come a Lione, è stato crocifisso il suo inserimento a mezzora dalla fine con la Fiorentina ancora in vantaggio per 2-0, e il primo colpevole a salire sul banco degli imputati è stato proprio lui. Per noi, e lo diciamo a voce alta, sono critiche spesso gratuite e formulate sull'onda di una suggestione collettiva. Coram populo il bersaglio è Santana e allora...tutti addosso a Santana, in molti casi senza sapere il perchè. La garanzia, per chi come noi lo sostiene, è la pervicacia di Prandelli nello schierarlo da titolare e nel riconoscergli grande impegno e grande continuità.

 

Ah, dimenticavamo...nel famoso “Carosello” ad un certo punto arrivava “l'Olandesina” (altra testimonial di quel detersivo) a dimostrare che Calimero era nero solo perchè sporco e dopo un lavaggio ben assestato metteva a tacere le stolide voci delle comari ingiuriose. Non sappiamo se Prandelli sarà disposto a travestirsi da cartone animato e sollevare Santana dal pubblico ludibrio. Per il bene suo e di tutta la Fiorentina invitiamo alla calma, ricordando che siamo appena alla 6° partita stagionale e solo il tempo dirà chi ha ragione e chi ha torto.