ULTIMO TRENO PER GILA E 4 ANNI FA... IL VIOLINO (video)
Impazza il toto-formazione in casa Italia. Domenica c'è la Nuova Zelanda, e per gli azzurri è una partita da vincere, a tutti i costi. E' uno strano mondiale, giocato al freddo, giocato alla meno. La Germania (straripante alla "prima" contro l'Australia) fa "harakiri" con la Serbia, la Francia dimostra che, in un mondiale, la compattezza del gruppo è (quasi) tutto e naufraga tra polemiche e scelte cervellotiche del suo tecnico. L'Inghilterra è la prova vivente che "historia magistra vitae" e ci spiega perchè non ha mai vinto niente a livello internazionale (salvo un mondiale, quello del 1966, conquistato in casa e "rubato" in finale alla Germania per un gol fantasma). Il Brasile fatica contro un "normale" Giappone (e anche l'Olanda non ha meravigliato) mentre l'Argentina è al momento l'unica a rispettare i pronostici di spettacolo e risultati. Ecco perchè la nostra nazionale, vincendo contro i neozelandesi, porrebbe una seria ipoteca sul passaggio del turno e fermerebbe questa emorragia di risultati negativi che riguardano le grandi pretendenti al titolo.
Dicevamo della formazione. L'ernia di Buffon ci regala la prima certezza con Marchetti sicuro tra i pali. Difesa confermata con Zambrotta a destra, Criscito a sinistra, Chiellini e Cannavaro coppia centrale. A centrocampo si cambia modulo. Dal 4-2-3-1, affascinante, moderno ma bisognoso di qualità e di un trequartista (che l'Italia non ha, in entrambi i casi) si torna al classico, noioso, ma affidabile 4-4-2 con Montolivo e De Rossi inamovibili al centro (in attesa del recupero di Pirlo). Le prime schermaglie riguardano gli esterni. In pole position Pepe a destra (confermato su quella fascia anche se nell'Udinese ha sempre giostrato sulla sinistra) e Marchisio a sinistra. Le alternative sono Camoranesi a destra con Pepe restituito alla sua fascia di competenza, oppure Iaquinta a sinistra e Pepe di nuovo a destra. In attacco favorito Di Natale (ricordiamo, capocannoniere in serie A con 29 reti) con l'opzione Iaquinta se lo juventino non va a centrocampo. Accanto a loro, il titolare dei titolari... Alberto Gilardino. In allenamento sono state provate varie soluzioni, con alternanza di uomini e ruoli. Tutte, però, hanno visto un unico punto fermo: il centravanti col giglio sul petto. Lo avevamo preconizzato: Lippi non abbandona i suoi luogotenenti e, nonostante il CT non straveda per il bomber viola, Alberto è un fedelissimo (Lippi lo conosce e, comunque, lo stima da quattro anni) e ha regalato a tutta Italia la qualificazione mondiale con il famoso gol di Dublino. Certo, la fiducia non è eterna: Gilardino se la deve meritare e deve conquistarsi il posto anche per le prossime partite. In soldoni: quella contro la Nuova Zelanda è la prova del nove: se gila la supera bene, altrimenti non ci sarà una terza possibilità. Col Paraguay (inutile nasconderlo) Gilardino ha deluso. L'attacco azzurro non ha mai tirato in porta e, sopratutto, non ha mai dato l'impressione di potersi rendere pericoloso. Non è tutta colpa di Gilardino, certo, ma la prima punta è lui, è il gila che deve mettere paura ai difensori avversari. Ecco perchè domenica, alle 16 italiane, per il centravanti di Biella passa l'ultimo treno: se Alberto ci sale, il viaggio verso il mondiale continua. Sennò...avanti un altro. Iaquinta è il primo candidato ma c'è anche Quagliarella, oppure un attacco leggero, di movimento, con Di Natale punta centrale. Gilardino questo lo sa bene, sa di non poter sbagliare. Anche perchè quel treno potrebbe non passare mai più.
Chiudiamo con un corso e ricorso storico beneaugurante: 4 anni fa, per la seconda partita del girone E, l'Italia affrontò gli Stati Uniti al Fritz Walter Stadion. Erano i mondiali di Germania 2006 e quel giorno nacque il "violino" di Gilardino. Era il 22' e l'allora centravanti del Milan raccolse una punizione di Pirlo e deviò di testa alle spalle del portiere a stelle e strisce. Alberto, pazzo di gioia, si diresse verso la bandierina e simulò la celeberrima esultanza, con la grazia degna di Stradivari. Quella contro la Nuova Zelanda sarà la seconda partita del girone F, come 4 anni fa... Hai visto mai...