"OCCHI PUNTATI SU..." Qualcuno vuole bene alla Fiorentina?

07.03.2010 01:24 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"OCCHI PUNTATI SU..." Qualcuno vuole bene alla Fiorentina?

La risposta è fin troppo scontata: i tifosi, i commoventi tifosi viola, ecco chi vuol bene alla Fiorentina. Non c'era bisogno della meravigliosa coreografia di ieri per capirlo ma, una volta di più, quei ragazzi che popolano la curva Fiesole hanno dimostrato di crederci, fino in fondo, contro tutto e contro tutti. Vuoi per scaramanzia, vuoi perchè le buone idee non vanno mai lasciate da sole, (ma come dicevano i latini, “repetita iuvant”), è andato in scena il remake (riveduto e corretto) dello spettacolo mostrato il 6 aprile 1991, quando 15.000 cartoncini bianchi e viola disegnarono i monumenti di Firenze consegnando ai posteri una vera e propria opera d'arte. Successe contro la Juventus di Roberto Baggio, da pochi mesi transfuga in maglia bianconera, e fece da cornice alla splendida, decisiva, punizione di Fuser, al rigore rifiutato dal Divin Codino e fallito da De Agostini, alla sciarpa viola raccolta dallo stesso Roby e indossata davanti al mondo intero. Stavolta è andata in maniera un po' diversa: sventolio di bandierine viola, rosse e bianche e bandierone raffigurante gli stessi monumenti con in più il Piazzale Michelangelo e l'Arno d'argento. Ma, di contro, il risultato negativo (un 2-1 per i bianconeri tutto sommato legittimo), la voglia di vincere dei gigliati (clamorosamente assente), i protagonisti (trasversali) ammantati di una mediocrità a tratti deprimente. Insomma, un Fiorentina-Juventus lontano parente di quelli eroici degli anni 80'-90' e i commenti del dopo gara che ci spingono a chiedere: c'è ancora qualcuno che vuol bene alla Fiorentina? C'è qualcuno che intende reagire ad una situazione che comincia a farsi preoccupante? C'è qualcuno disposto a metterci la faccia e dire: basta, da questo momento si cambia rotta, si cambia direzione, a costo di decisioni drastiche e impopolari? La Fiorentina appare sola, abbandonata, circondata da questo buonismo misto a vittimismo che non ci piace per niente.

Cominciamo dalla testa, ovvero dalla dirigenza: la Fiorentina (per chi se ne fosse dimenticato) è senza presidente dal 24 settembre. Quasi sei mesi senza il punto di riferimento più autorevole, ed a poco serve che Andrea Della Valle si faccia vedere ai campini oppure si spenda in conferenze stampa come quella di lunedì scorso (che, detto fra noi, ha peggiorato la situazione). Lui deve riprendere il timone della situazione, scendere negli spogliatoi e scuotere la squadra. Rinnovare subito il contratto a Prandelli oppure stracciarlo definitivamente, dando un segnale forte ad ambiente e giocatori. Si respira un'aria cloroformizzata, anestesizzata intorno alla Fiorentina e la colpa è di quest'apatia, rassegnazione, calma piatta (o meglio... elettroencefalogramma piatto) che sta portando i viola alla deriva. Per non parlare del “patron” DDV che, se da un lato è molto più presente di prima, dall'altro continua a mostrarsi fiducioso sul futuro di Prandelli non rendendosi conto che tutto nasce da lì, da questa precarietà che sta destabilizzando l'ambiente. Ed eccoci a Prandelli. Stima immutata nell'uomo e nel tecnico, ma fastidio ed insofferenza davanti alle sue mezze ammissioni (“vado, resto, fa piacere l'interesse delle grandi squadre...”) ed a questo continuo, stucchevole riferimento alla primavera che ci fa dire come Loretta Goggi... “Maledetta primavera”. Comportamento strano, ondivago quello di Cesare, tanto che, in noi, si fa strada il sospetto che tutto sia già deciso e che (l'ex) Mago di Orz stia solo aspettando la fine della stagione per trasferirsi, armi e bagagli, a Coverciano. Vogliamo parlare di Pantaleo Corvino che nella settimana più importante (la scorsa) prende e va in ferie, lasciando, di fatto, un vuoto di potere visto che lui è “uno e trino” nella dirigenza viola? Fino ad arrivare ai giocatori. E' in atto un vero e proprio scollamento tra squadra, tecnico, dirigenza e tifosi. Ognuno pensa per se e Dio per tutti: a partire da Mutu (ogni commento è superfluo), per arrivare a Gilardino (qualcuno lo ha avvertito che se continua così perde il mondiale?) a Jovetic (su di lui sospendiamo il giudizio in quanto reduce da tre mesi di assenza) fino ad elementi palesemente inadeguati come Comotto, Gobbi, (ahimè) Bolatti senza nominare Frey che, dal basso di una situazione familiare precaria, sta abbandonando la nave che affonda. All'esterno poi, il mancato amore si trasforma in odio: gli arbitri, il palazzo, la stampa ed i media nazionali (permetteteci di salvare quelli locali), la dea bendata...chi più ne ha, più ne metta... Risultato? Fiorentina a 9 punti dalla Champions League, attesa, fra tre giorni, dall'appuntamento con la storia che, per assurdo, potrà confermarci (in caso di sconfitta) il momento difficilissimo che vive la Fiorentina o, di contro, dimostrare che giocatori e tecnico scendono in campo solo per la gloria personale che si traduce in una vetrina europea irrinunciabile. E allora, come recitava un antico detto, diciamo...”Gli uomini passano, la Fiorentina resta”. Ma sopratutto resta chi gli vuol veramente bene... i suoi tifosi.