"OCCHI PUNTATI SU..." Mutu - Gilardino, torna la "Coppia più bella del mondo"
Non ce ne voglia Stevan Jovetic ma rivedere la "coppia delle meraviglie" Mutu - Gilardino come l'abbiamo riammirata a Budapest fa bene al cuore... a tutti i cuori viola. I primi 45' contro il Debrecen sono stati un inno all'amicizia tra i due, un'elegia alla voglia di (ri)giocare (finalmente) insieme, uno spot per il gioco del calcio colorato di viola. Pronti via e Fiorentina subito sotto (quando si dice l'approccio sbagliato alla partita) ma la squadra di Prandelli non è seta, tanto meno lana, bensì è avvolta in un purissimo cachemire. E allora ecco la reazione immediata: il gol di Gilardino nasce da un invenzione di Mutu per l'accorrente centravanti che controlla di piatto per poi spiazzare il portiere ungherese. Pochi minuti e quel che è fatto è reso (però in senso buono...) "Lancione" di Pasqual al limite dell'area, controllo di palla da mille e una notte di Gilardino, due-tre contrasti vinti contro i difensori del Debrecen e appoggio dietro per Mutu che, senza pensarci due volte, spara un missile terra - aria alle spalle del numero 1 ungherese. A chiudere ancora Mutu che si fa respingere il tiro dal portiere, la palla finisce a Santana che con un sinistro chirurgico porta a quattro le reti della Fiorentina. "La coppia più bella del mondo", dicevamo. Non sappiamo se lo sia veramente. Se la deve giocare con Eto'o - Milito dell'Inter, con Messi - Ibrahimovic del Barcellona, con Benayoun - Fernando Torres del Liverpool, Rooney - Berbatov del Manchester United, Drogba - Anelka del Chelsea...e potrebbero essercene altre. Per noi fiorentini è un pò una riedizione di Julinho-Virgili, Chiarugi-Maraschi, Graziani-Bertoni, le fantastiche B2 (Baggio-Borgonovo, Batistuta-Baiano) e chiudendo un occhio sulla categoria, perchè no...Riganò-Graffiedi. Tre anni fa ci fu Toni-Mutu che lasciò poi il posto all'attuale Mutu-Gilardino in attesa che con Jovetic diventi un formidabile trio.
L'intesa fra Mutu e Gilardino ha una complicità che affonda le proprie radici nel tempo. Nasce a Parma nella stagione 2002-2003 quando, con Prandelli allenatore, i due campioni (allora) in erba realizzarono nella stessa partita in ben tre occasioni. Ancora meglio è andata a Firenze dove i due "gemelli del gol" (le definizioni sarebbero tante...), nel 2008-2009, si sono ripetuti ben 6 volte (e citiamo Palermo, Torino, Bologna fuori, Udinese, Catania e Chievo in casa) più quella nei preliminari di Champions League contro i ceki dello Slavia Praga. Fino ad arrivare a quella di ieri sera, che è stata la sublimazione di questa corrispondenza di amorosi sensi. Mutu sta ritrovando il sorriso e si vede. Come esulta, come si muove, come ti guarda, come punta l'avversario e la porta, avido di gol ed impaziente di riassaporare la notorietà perduta. "Fenomeno" contro. Contro chi gli vuole male, contro chi lo vorrebbe vedere finito. Nessuno potrà dimostrare che Mutu stia giocando contro qualcuno piuttosto che per convincere qualcuno. L'importante è che giochi così per la Fiorentina.