IL "PAGELLONZO" AZZURRO
Dalla A di Abete, alla L di Lippi, passando per la G di Gilardino. Fino alla P di Pepe, colui che (ma come si fa a svirgolare in quel modo? Al 94' poi...) ha distrutto definitivamente i sogni di gloria (?) dell'Italia pallonara. Chi ci segue ricorderà un'altra edizione del "pagellonzo", quello viola all'indomani dell'ultima giornata di campionato. La Fiorentina perde la sua 17° partita (2-0, a Bari) ed allora ci venne in mente quella gustosa rubrica televisiva, il "gollonzo" che spopolò a "Mai dire gol" ad inizio anni 90'. L'etimologia del neologismo "pagellonzo" è facilmente intuibile e mai come questa volta le pagelle degli azzurri, ingloriosamente eliminati anzitempo dal mondiale di Sud Africa 2010, si prestano al simpatico gioco di parole.
Cominciamo dalla A del presidente federale GIANCARLO ABETE, voto 3:
Un famoso proverbio recita... "Il pesce puzza sempre dalla testa". Ora, che il pesce azzurro puzzi è tutto da dimostrare (anzi...a noi risulta molto saporito e ricco di proteine) ma, ahimè, la nazionale di Lippi ha il potere di mettere in dubbio anche questo "must" culinario. Mettiamola così: il "pesce con la maglia azzurra" non solo puzza, ma è andato subito a male provocando salmonellosi ed infezioni in quantità industriale. La colpa? Di chi l'ha pescato, ovviamente. O meglio, di chi ha (ri)pescato Marcello Lippi 4 anni dopo il trionfo di Germania 2006. Stiamo parlando di Giancarlo Abete, presidente federale, l'uomo che riesce ad esprimere il minor numero di concetti con il maggior numero di parole. Abete non rinnega Lippi, e già questo basterebbe ad assegnargli la palma di re del "pagellonzo". Abete denuncia la pochezza del nostro calcio: benissimo, e chi denuncia Abete per la pochezza della nostra Federazione? Oppure secondo lui è normale che all'Italia campione del mondo venga annullato un gol decisivo (quello di Quagliarella a 5 dalla fine) contro la Slovacchia per soli 11 millimetri di fuorigioco? Si, avete capito bene...la Slovacchia, e per soli 11 millimetri. L'antipasto si era avuto con il trauma Ovrebo (trauma per i tifosi viola, non per Abete che ha stretto le spalle ed è andato avanti non curandosi di noi...), il piatto forte con l'eliminazione dal mondiale. Nel mezzo Blatter che non consegna la coppa del mondo a Berlino, la stessa coppa fatta alzare al francese Vieirà al momento di riconsegnarla prima del mondiale (sarà perchè Platini è presidente dell'Uefa?), gli europei del 2012 persi a favore di Polonia ed Ucraina (avessi detto..) e quelli del 2016 a favore della Francia (guarda caso...c'entrerà anche stavolta Platini?). La nostra federazione è inesistente, Abete purtroppo esiste, eccome!
MARCELLO LIPPI, voto 3: Il CT viareggino è riuscito in un'impresa titanica: far dimenticare la vittoria del 2006, tramandando ai posteri l'immagine di un tecnico perdente, incapace, arrogante, antipatico, fazioso, impreparato e pure invecchiato. Povero Marcello, il suo pezzo forte era la somiglianza con Paul Newman (celeberrimo attore di Hollywood) ma i patemi e le sofferenze del Sud Africa lo hanno prostrato fino a rivelarne inclemente il passare del tempo. Mani tra i capelli, occhiaie che saltavano fuori ad ogni piè sospinto, un'espressione vuota, preoccupata, a tratti spaurita ed impaurita. E poi quella frase che, personalmente, non sopporto e non perdono..."Mi assumo tutta la responsabilità della sconffitta..." Troppo tardi, e sopratutto troppo facile. Ma da uno che somiglia a Paul Newman il cui capolavoro cinematografico è: "Lo Spaccone", che ti vuoi aspettare?
L'ITAL-JUVE, voto 3: Allora vediamo... Buffon, Cannavaro, Chiellini, Marchisio, Camoranesi, Iaquinta...e adesso pure Pepe (comprato dall'Udinese a 12 milioni di euro...complimenti!) Un tempo andavano di moda i "blocchi": c'era quello dell'Inter (Sarti, Bugnich, Facchetti...), quello della Juve (Zoff, Gentile, Cabrini, e poi Scirea, Causio, Tardelli, Rossi...), fino a quello del Milan (Maldini, Baresi, Costacurta, Ancelotti, Donadoni, Massaro...) Oggi c'è quello di un'altra Juve, 7° in campionato, 15 sconfitte rimediate ed una pochezza tecnica imbarazzante. L'Ital-Juve l'ha voluta Lippi, l'ha avallata Abete, ha ridicolizzato tutta l'Italia del calcio. E allora vedete che tutto torna?
ALBERTO GILARDINO, voto 4: Va bene, non è tutta colpa sua. L'Italia non ha prodotto gioco, gli esterni non esistevano, non sono arrivati cross, bla, bla bla... Ma zero tiri in porta in 135' minuti è tanta (o poca, secondo i punti di vista) roba. Un tempo si diceva... "Gila e riGila segna sempre lui", oggi siamo di fronte ad un centravanti (probabilmente un uomo) in crisi d'identità. Gilardino non sa se restare a Firenze oppure no. Ecco, oggi i tifosi viola non sanno se rivolere Gilardino nella Fiorentina, oppure no. Sic transit gloria mundi...
SIMONE PEPE, voto 4: Chiudiamo con uno che porta un cognome impegnativo, sopratutto alla luce delle prestazioni offerte in Sud Africa. Il neo juventino era partito bene, buona vigoria fisica, tanta corsa, pressing...contro il Paraguay fu uno dei più positivi. Insomma, il pepe sembrava metterlo. Poi, il buio, fino a quella palla che poteva regalare il 3-3 contro la Slovacchia e l'ottavo di finale contro l'Olanda. Il commento dell'esecuzione tecnica di quel tiro lo lasciamo a chiunque abbia voglia di andare a rivederselo. Le battute sul pepe e dove mettrglelo... anche. Altro che "gollonzo", e pensare che doveva venire alla Fiorentina...
P.S. - Le "VUVUZELAS", voto 2: La colpa non è loro o di chi le suona, bensì di chi le fa entrare allo stadio e ne permette l'utilizzo. Anche per questo siamo contenti che il mondiale azzurro sia finito.