"OCCHI PUNTATI SU", Continua il tabù contro le 'grandi'
Niente da fare! Passano i giocatori, cambiano gli allenatori (anche gli avversari non sono sempre gli stessi...a volte più forti, altre meno) ma per la Fiorentina il tabù contro le "grandi" del campionato continua. Cambiano anche gli arbitri: a volte ti penalizzano, altre ti affossano, altre ancora (come nel caso di stasera contro il Milan) ti danno e ti tolgono, e come si dice a Firenze... poggio e buca fa piano. Tutto cambia ma non le sconfitte che si susseguono inarrestabili, senza soluzione di continuità. E allora la domanda sorge spontanea... perchè la Fiorentina ha perso ancora contro una "grande"? Innanzitutto partiamo dal principio matematico secondo il quale "cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia". Milan-Fiorentina è stato il 48° confronto tra i viola e le cosiddette "grandi" del campionato nell'era Della Valle. Prendiamo come riferimento questo periodo perchè l'avvento dei fratelloni marchigiani rappresenta una sorta di spartiacque tra la vecchia Fiorentina e la nuova, quella che (in teoria) doveva contrapporsi al potere economico del nord piuttosto che a quello romanocentrico della Capitale. In termini di classifica generale lo è stato (ricordiamo come negli anni di Prandelli la Fiorentina sia finita due volte sopra alla Roma, una sopra al Milan, e comunque sempre a contatto con le "grandi" in termini di gioco e di valori in campo), diversamente è andata nello specifico dei risultati: nei 48 contronti dal 2004-2005 (anno del ritorno in serie A) ad oggi, la Fiorentina ha vinto solo 4 volte (media 1 vittoria su 12 partite), ha totalizzato 15 pareggi (circa 1 su 3) e perso ben 29 volte. Nonostante Prandelli, nonostante attaccanti come Toni e Gilardino, nonostante i viola potessero schierare campioni come Frey, Mutu, Montolivo...Le ricordiamo quelle quattro vittorie, come fossero cuccioli di panda da proteggere: le prime due al "Franchi" contro Milan ed Inter del campionato 2005-2006. Poi il trionfo del 2 marzo 2008 con la Juve a Torino, e nel 2009 il 4-1 casalingo contro la Roma. Per il resto uno score sconfortante, quasi imbarazzante, che non accenna a migliorare. Nel campionato attuale, infatti, la Fiorentina ha affrontato Roma e Milan perdendo da entrambi, e ciò che è più grave non dando mai l'impressione di poter recuperare. Più o meno come capitava gli anni scorsi.
E allora torniamo alla domanda originale: perchè ha perso contro il Milan? Non per colpa dell'arbitro, nè per la supremazia dell'avversario. Nemmeno per sfortuna, nè per imprecisione dei propri attaccanti. La Fiorentina ha perso per una mancanza palpabile di personalità, quella che il mitico presidente del Catania, Angelo Massimino, comprerebbe immediatamente. Anzi, come direbbe lui: "come dite? Manca la personalità? E allora compriamola!!!" Caro presidente, fosse così facile... rispondiamo noi. Le sconfitte della Fiorentina su certi palcoscenici (a San Siro contro Milan ed Inter, ma anche al Delle Alpi di buona memoria e vieppiù all'Olimpico) sono tutte uguali, e non a caso è il terzo 1-0 consecutuvo che i viola subiscono dal Milan alla scala del calcio. Partita equilibrata, possesso palla leggermente a favore della squadra di casa, prodezza del singolo (una volta Ibrahimovic, un'altra Pato, un'altra ancora Milito, Totti, Borriello...e via andare) e gestione del match senza grandi patemi fino al 90'. Risultato: zero punti per la Fiorentina, gli apprezzamenti dell'avversario che si prende i tre punti, ringrazia e dà appuntamento per la prossima. E intanto i viola sono sempre più nella parte destra della classifica. Tra sette giorni ci aspetta la Juventus per il 49° scontro con una "grande", speriamo che non sia un film già visto troppe volte.