"CUORE VIOLA" Christian Riganò, uno di noi! (video)

08.12.2010 00:45 di  Stefano Borgi   vedi letture
"CUORE VIOLA" Christian Riganò, uno di noi! (video)
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Quando abbiamo saputo che Chiristian Riganò sarebbe tornato a giocare nella Rondinella (sarebbe San Frediano Rondinella secondo la nuova denominazione, ma noi continueremo a chiamarla così...) ci è scappata un'espressione di soddisfazione, quasi un moto di gioia. In quel nostro gesto, spontaneo, c'era il gusto di rivedere in campo..."uno di noi". A qualcuno sembrerà un luogo comune, una frase fatta ad uso e consumo di media e giornali, ma se la Fiorentina è in serie A, se ha disputato due Champions League, se da anni è una delle migliori squadre italiane (e se permettete anche europee), lo deve anche a lui. E se i tifosi viola e tutta la Firenze sportiva hanno riacquistato in breve tempo una dignità perduta, si sono riappropriati della loro storia, deturpata da un fallimento vergognoso...ecco, lo devono anche a lui. Tutti noi lo dobbiamo anche a lui. Lo dobbiamo a quei 31 gol realizzati in C2 con indosso una maglia anonima, incolore, bianca cerchiata di viola, e sotto un nome altrettanto anonimo, impronunciabile... Florentia viola. Quei 31 gol (alcuni bellissimi) in pochi mesi ci hanno tolto dal fango di Gualdo Tadino e dalla neve di Gubbio per portarci nei lidi più accettabili della serie B. E ancora, lo dobbiamo a quei 23 gol segnati nella serie cadetta che ci hanno catapultati dopo un solo anno tra gli eletti, dove la Fiorentina (finalmente il nome era tornato quello) era sempre stata e dove per sempre merita di stare.

La storia di Christian Riganò è singolare. Anzi no, forse è uguale a quella di tanti altri talenti che (come nel suo caso) per ragioni logistiche, di lontananza dai centri di potere, non vengono notati e rimangono ad ammuffire nei campi polverosi di provincia. Ebbene si, abbiamo detto talenti perchè, a nostro parere, il popolare Riga-gol sapeva (perdon, lo sa fare tuttora...) giocare al calcio come pochi. Tecnica invidiabile, forte di testa e in acrobazia, cecchino infallibile sui calci di rigore, intelligente tatticamente. Punti deboli? Il tiro da fuori ed una mobilità a tratti macchinosa. Ma attenzione...quest'ultimo aspetto è da imputare, oltre al fisico possente, anche (e sopratutto) ad anni trascorsi in squadre non professionistiche, nelle quali è impossibile (come si dice in gergo) "farsi la gamba" giusta. Riganò arrivò a Firenze come un diamante grezzo, da affinare, da levigare, con il solo handicap di avere già 28 anni, il che voleva dire corporatura e muscolatura già formata, già definita, certo non adeguata ai campionati professionistici. Non fu questione di pancia, nè questione di carattere (dopo piccole incomprensioni iniziali "iRrriga" si ambientò alla grande, con ambiente e tifosi) non è stata questione di campionati superiori alle sue possibilità (per informazione, Riganò nel 2006-2007 mise insieme con la maglia del Messina ben 19 reti in 27 partite di serie A). E' solo questione di muscolatura ed abitudine a certi avversari, a certe partite, (forse) a certe platee. Eppure la carriera di Christian è stata di tutto rispetto, con quattro campionati di A, 95 presenze e 29 reti realizzatte. Da parte nostra siamo felici che la nuova avventura di Riganò riparta da Firenze, felici che abbia scelto la nostra città per vivere, per continuare a giocare, per fare ciò che gli riesce meglio... fare gol! E allora, auguri Christian... "uno di noi".