"AMARCORD", C'era una volta il derby dell'Appennino...

16.01.2010 17:05 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"AMARCORD", C'era una volta il derby dell'Appennino...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Lo chiamavano il derby dell'Appennino con una definizione che richiama tempi lontani, romantici, di un calcio che non c'è più. In questi giorni ricorre il 50° anniversario di "Tutto il calcio minuto per minuto" e ricordiamo con malcelata malinconia quando il "Comunale" di Firenze piuttosto che il "Dall'Ara" di Bologna erano i campi principali raccontati dalle voci inconfondibili di Piero Pasini, Enrico Ameri e Sandro Ciotti. Altri tempi e sopratutto altre squadre Fiorentina e Bologna con i felsinei che possono vantare un palmares impreziosito da 7 scudetti ed uno squadrone che a metà degli anni 60', narra la leggenda, "tremare il mondo fa". Di contro, i viola, rispondono con due titoli legati a doppio filo ai colori rossoblù. Nel 55-56 la Fiorentina domina il campionato guidati da quel Fulvio Bernardini che pochi anni dopo sarà protagonista sulla panchina rossoblù, mentre il 3 novembre del 68' i viola del "Petisso" Bruno Pesaola subiscono l'unica sconfitta di quel torneo proprio contro il Bologna. Fu un 3-1 consegnato agli annali poichè da quel momento De Sisti e compagni non sbaglieranno più un colpo conquistando il secondo scudetto della storia viola. Oggi la situazione è ben diversa. Fiorentina e Bologna negli anni hanno vissuto situazioni per certi versi simili: il fallimento, la serie C, l'altalena tra serie A e B e Calciopoli che le ha viste unite e contrapposte allo stesso tempo. Tutto questo fino all'avvento di Prandelli e Della Valle che hanno creato un solco tra le due società con i viola lanciati verso l'Olimpo europeo ed i rossoblù che rimangono... tra coloro che son sospesi.

Si sa, il derby è per antonomasia una partita che sfugge ad ogni pronostico ma la differenza tra Fiorentina e Bologna appare ancora maggiore di quanto dica la classifica. Fiorentina reduce da tre successi consecutivi con un quarto di finale di Coppa Italia ed un ottavo di Champions tutti da vivere e gustare. Bologna, invece, quartultimo in campionato inghiottito da una crisi tecnico-societaria che appare senza ritorno. E allora proviamo per un attimo a chiudere gli occhi ed immaginare Mutu, Gilardino, Montolivo in bianco e nero mentre calciano un ruvido pallone di cuoio marrone. Pensiamo ad una domenica senza spezzatino, senza anticipi e posticipi, pensiamo al tempo di una partita trasmessa dalla Rai in seconda serata. Solo allora capiremo fino in fondo quanto ci manca il vecchio e caro derby dell'Appennino.