BERETTA A FV, KONE MEGLIO DA INTERNO. IL RITIRO? NON INFLUISCE. E BENALOUANE...

07.03.2016 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
BERETTA A FV, KONE MEGLIO DA INTERNO. IL RITIRO? NON INFLUISCE. E BENALOUANE...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

"Kone per me è meglio come interno in un centrocampo a tre, in cui può sfruttare la sua corsa e la capacità di inserimento". A dirlo, in esclusiva a Firenzeviola.it, è Mario Beretta, uno dei tecnici presenti quest'oggi a Coverciano per la Panchina d'oro, che ha allenato il giocatore greco nella sua esperienza al Brescia. "Quandò arrivò in Italia venne come trequartista ma io lo spostai interno di centrocampo perché aveva le qualità giuste. Probabilmente nel suo percorso nel calcio italiano, visto che parliamo dell'inizio della sua avventura qui, si è evoluto ulteriormente e magari specializzato come trequartista ma io suggerisco a Sousa di utilizzarlo in mediana per sfruttare le sue doti di corsa, forza, temperamento e i tempi di inserimento straordinari. Ovviamente dipende da cosa chiede Sousa ai suoi centrocampisti".

Lei ha avuto, a Cesena, un altro giocatore preso a gennaio dalla Fiorentina ma che i tifosi viola non hanno potuto ancora vedere, Benalouane. Che difensore è?
"Aveva grandi ptenzialità fisico-atletiche. All'inizio giocava poco ma poi aveva un grande impatto nel gioco aereo e per le sue doti fisiche iniziò a giocare con continuità, anche esterno destro. Era un giocatoe con ampi margini di miglioramento che di sicuro ha avuto visto che ha giocato in squadre di livello. Un peccato non averlo ancora visto in viola".

Sousa non ama fare il ritiro in casa ed anche a Roma non lo ha fatto. Secondo lei, che a Siena è stato un precursore, anche per motivi economici, può aver inciso sul risultato?
"A Siena lo facemmo per far risparmiare la società, è vero, ma lo avrei fatto a prescindere dall'aspetto economico perché ritengo che i giocatori siano dei professionisti e sanno cosa possono o non possono fare ed inoltre è meglio dormire di più a casa piuttosto che cambiare in continuazione. Ho visto che all'estero lo fanno anche molti top club e vincono lo stesso. Ogni tecnico deve fare quello in cui crede. Escludo che il non ritiro abbia influito sulla sconfitta della Fiorentina e in Italia bisognerebbe scaqvallare questi luoghi comuni".

Dopo il ko a Roma, la Fiorentina può ancora aspirare al terzo posto?
"La Fiorentina ha ancora chance, certo. Avendo perso lo scontro diretto deve però calcolare un punto in meno rispetto a quelli effettivi della classifica ed è più difficile ma mancano ancora tante partite. Per il terzo posto è tutto aperto tra i viola che hanno fatto fin qui un ottimo campionato, la Roma che è tornata a giocare da Roma con Spalletti e l'Inter anche se la metto un gradino sotto".

Di Sousa come allenatore che opinione ha?
"Non le posso dare un giudizio completo perché non ho mai visto i suoi llenamenti ed io i tecnici li giudico soprattutto per il lavoro. Poi vanno guardati anche i risultati e quelli dicono che, tra i tecnici nuovi e valutando tutta la situazione ambientale e il passato viola, è quello che ha avuto l'impatto migliore".