UNA NOTTE CHE FIRENZE MERITAVA. VITTORIA PESANTISSIMA: RISPOSTA ALLA ROMA. SOUSA BRAVO A CAMBIARE PELLE TATTICA. PER BABACAR UN GOL CHE VALE TANTO. DELLA VALLE: UN’ASSENZA CHE FA RUMORE
Sono le vittorie che sogna Firenze. Quelle sofferte, piene di valori agonistici, che giungono all’ultimo istante. Quando Babacar ha spinto quel pallone in rete il Franchi ha emesso l’urlo delle notti che contano. Il terzo posto è di nuovo nelle mani della Fiorentina. Con questa Roma, che spinge al massimo, era importantissimo fornire una risposta immediata. Soprattutto contro l’Inter, avversaria diretta per la zona Champions League. Adesso con i nerazzurri la classifica avulsa è regolata: vittoria andata e ritorno e via andare. La squadra di Mancini sembra in una crisi bestiale: 6 punti nelle ultime 7 gare e un deserto di gioco. La Fiorentina non è nella sua massima espressione, per carità, ma rispetto a questa Inter è tutta un’altra storia. Ecco il segnale che Firenze aspettava: veder delineare certe posizioni. Un passo per volta, ma è chiaro che la gara del 4 marzo a Roma contro Spalletti diventa il passaggio decisivo.
Ci sono partite che non può fallire e questa era una di quelle. La Fiorentina ha dimostrato una maturità robusta, è un bel messaggio per il presente immediato e futuro. Anche Sousa ha dimostrato tanto: la sua squadra era diventata facilmente leggibile, il portoghese era chiamato a cambiare per non farsi risucchiare dal campionato. Lo ha fatto a Bologna e di nuovo con l’Inter, dispiegando il 4-2-3-1 sul campo e finendo con una batteria di attaccanti e trequartisti per vincere e ci è riuscito. L’Italia tatticamente resta il banco più duro per i tecnici, superarlo significa avere le corde giuste.
Siamo felici per Babacar: il ragazzo, oddio anche lui comincia a crescere, aveva bisogno di segnare un altro gol pesante tipo quello di Kiev nella stagione scorsa. Deve migliorare, è vero, talvolta è indolente, ma ha una capacità innata di buttare dentro la palla. Un gol che gli farà passare giorni felici, nella speranza che si possa ripetere già domenica a Bergamo.
Infine Andrea Della Valle: le parole del presidente esecutivo Cognigni sono state pesanti. Al di là della versione di facciata che spiegava come la proprietà fosse impegnata per motivi di lavoro, la verità è stata detta: Andrea Della Valle non è venuto per una sfida così importante per il “clima difficile” e adesso, sempre stante le frasi di Cognigni, starebbe “riflettendo”. Insomma, il momento non è allegro, nonostante il terzo posto. Il presidente patron è rimasto colpito da quanto è accaduto ultimamente. Speriamo che tutto possa passare e che questi dispiaceri vengano superati perché in ballo c’è una grande stagione e anche il domani della Fiorentina. Firenze merita tranquillità. Inutile negarlo: ci sono nubi sulla testa del club viola e noi auspichiamo il sereno…