UN PARI AMARO, MA AD AGOSTO SUCCEDE. CONTA SOLO GIOVEDI: IN OLANDA DENTRO O FUORI, PASSA UNA STAGIONE. ARRIVA BARAK, FORSE ANCHE BAJRAMI. ZURKOWSKI E BENASSI IN USCITA. SERVE ANCHE UN DIFENSORE

22.08.2022 11:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
UN PARI AMARO, MA AD AGOSTO SUCCEDE. CONTA SOLO GIOVEDI: IN OLANDA DENTRO O FUORI, PASSA UNA STAGIONE. ARRIVA BARAK, FORSE ANCHE BAJRAMI. ZURKOWSKI E BENASSI IN USCITA. SERVE ANCHE UN DIFENSORE

Agosto, calcio mio non ti conosco… Potremmo partire da qui per spiegare ciò che si spiega male perché chi ama la Fiorentina dal Castellani è uscito deluso. Prima 11 contro 10 e dopo 11 contro 9, ma la vittoria non è arrivata. Per colpa dei viola? Certo, ma può accadere. E qui torniamo a questo mese matto per il calcio. Succede tutto e il contrario di tutto. Le squadre sono ancora imperfette, non solo per il mercato, ma soprattutto per la preparazione. Ci sono giocatori in forma, altri meno, altri ancora molto più indietro. Non è un'attenuante assoluta, ma c’è anche questo. I giudizi in questo periodo devono essere misurati perché si rischia di sbagliare bersaglio. E’ sempre stato così, ora di più. Ritiri cominciati a luglio, prima di Ferragosto in campo. Oltre a tutto con temperature incandescenti. Ieri a Empoli alle 18,30 c’era un tasso di umidità tropicale. Insomma, non mandiamo a processo la Fiorentina perché non ha battuto 11 contro 9 un buon Empoli. Cerchiamo piuttosto di capire cosa deve fare Italiano e cosa la società. E proviamo anche a mettere a fuoco le potenzialità della Fiorentina. Formazione che non risulta in corsa per lo scudetto né per la Champions. Non solo: l’allestimento della rosa deve tenere conto del rapporto costi ricavi. Infatti fino a questo punto sono stati spesi circa 30 milioni: una cifra non banale, ma nemmeno eccezionale. La Lazio, ad esempio, ne ha spesi quasi 10 in più. Mentre la Roma ne ha spesi tanti meno perché ha inseguito la politica degli ingaggi e non dei cartellini. Ognuno, per tanto, segue la linea che vuole. Ci piace? Non ci piace? Questo è un altro tema, ma non possiamo ignorare ciò che il presidente Commisso ha spiegato pochi mesi fa. Quindi quando noi giudichiamo la Fiorentina dobbiamo immaginare un gruppo che se confermerà già quanto fatto l’anno precedente potrà dirsi soddisfatta. Altrimenti, per fare un esempio, al posto di Ikonè sarebbe arrivato Berardi. Il teorema è semplice: si investe in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere e naturalmente sulla scorta delle disponibilità che si hanno. 

Italiano ha cambiato nove undicesimi rispetto al Twente. Un’altra rivoluzione, ma non è una novità. Questa cosa è fonte di dibattito perché il turn-over divide. Italiano ha avuto spesso ragione cambiando. Segue questa strategia per valorizzare ogni singolo calciatore, facendolo sentire partecipe del gruppo. E’ giusto. Ma forse in taluni casi mantenere una spina dorsale può essere utile ancorché efficace. Probabilmente Italiano ha pensato a giovedì in Olanda, ha avvertito la pressione. Insieme a lui giocatori e società. E’ umano, comprensibile. La Fiorentina col Twente si giocherà una gran parte della stagione appena iniziata. E’ crudele, ma è la verità. Sarà una sfida da dentro e fuori. Tutto o quasi passa dall’Olanda. Pradè ha parlato di gara della vita e basta questo per comprendere quale sia lo stato d’animo dei dirigenti viola. Italiano ha voluto dosare le forze a Empoli in previsione del play off di Conference.

Ci sono poi giocatori indietro con la benzina nel serbatoio: pensiamo a Dodò e Jovic, anche se quest’ultimo seppur a scartamento ridotto ha fatto espellere un avversario. A suo modo il serbo era stato decisivo. Poi ci sono elementi sui quali urge una riflessione: Ikonè ha ottima tecnica, ma è poco incisivo. Questo Ikonè fa comodo alla Fiorentina? Sono domande lecite che si stanno facendo in tanti. 

La trasferta in Olanda coincide con la fase finale del mercato: Barak è viola, manca solo la firma. Affare da 2 milioni per il prestito e 10 milioni per il diritto di riscatto che potrebbe trasformarsi in obbligo. Siccome usciranno Zurkowski (Empoli) e Benassi (destinazione ancora incerta), entreranno due centrocampisti. Il primo è Barak appunto e il secondo sarà forse Bajrami, che ieri non ha brillato, ma che è un giocatore di valore. 

La Fiorentina deve fare anche un’operazione in difesa: Wout Faes potrebbe essere il nome giusto, ma non c’è solo lui. Per concludere questa manovra deve partire uno tra Quarta e Nastasic. Più probabile il secondo del primo. Ma ora missione Olanda. Decisiva.