SUBITO QUARANTA MILIONI PER IL MERCATO. IACHINI FIRMA OGGI E SARÀ PRESENTATO SABATO. AVRÀ ALMENO TRE GIOCATORI FORTI. TROPPI ERRORI, ORA ROCCO DEVE PENSARE SOLO A FARE BENE CALCIO. LA SOCIETÀ È DA POTENZIARE

24.12.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
SUBITO QUARANTA MILIONI PER IL MERCATO. IACHINI FIRMA OGGI E SARÀ PRESENTATO SABATO. AVRÀ ALMENO TRE GIOCATORI FORTI. TROPPI ERRORI, ORA ROCCO DEVE PENSARE SOLO A FARE BENE CALCIO. LA SOCIETÀ È DA POTENZIARE

Ora la domanda è una e una sola: Beppe Iachini è davvero l’uomo giusto, riuscirà a salvare e ridare un senso alla Fiorentina?

La risposta non può essere che una e una sola, quasi consolatoria: fare peggio di Montella mi sembra impossibile.

E da questa amara considerazione che bisogna ripartire con energia positiva perché il momento, per chi non l’avesse ancora capito, è davvero drammatico per la classifica e soprattutto per la condizione di una squadra senza gioco, senza carattere e personalità. 

So benissimo che Iachini non è il massimo, con tutto il rispetto e la simpatia, so altrettanto bene che la tifoseria e il nome della Fiorentina avrebbero imposto scelte diverse, ma in questo momento non c’erano altre strade e altre soluzioni migliori di questa.

Iachini è uno specialista in salvezza, sa cosa fare e cosa dire in situazioni simili a questa che ha già vissuto diverse volte e in più metterà tutta la grande carica che da sempre si porta dentro in nome e per conto della squadra del suo cuore: la Fiorentina. È da qui che bisogna ripartire, dal sogno di un allenatore che aveva sempre sperato di allenare la Viola e che finalmente centra l’obiettivo. Darà tutto Iachini e questo tutto che dobbiamo prendere da lui. Poi verranno giorni migliori, Commisso continua ad avere in testa grandi progetti e ambizioni, ma adesso è il momento del sano realismo e in questo realismo vanno apprezzate la concretezza, la semplicità e la grinta di un allenatore che sa benissimo cosa dovrà fare per rimettere a posto i cocci.

Il sì di Iachini è arrivato senza esitazioni, con entusiasmo. Ieri sera fino a tarda ora i suoi rappresentanti e la Fiorentina hanno messo a punto il contratto, la firma dovrebbe esserci oggi e la presentazione probabilmente sabato 28, prima della ripresa degli allenamenti fissata per domenica 29 dicembre. Iachini guadagnerà circa 500 mila euro e la Fiorentina ne pagherà altri 500 di penale se a giugno dovesse decidere di sciogliere il contratto. Ma questi oggi sembrano quasi dettagli, c’è da guardare soltanto al presente e al mercato.

Perché questo deve essere molto chiaro: senza tre-quattro giocatori giusti sarebbe durissimo risollevarsi per tutti, non solo per Iachini.

Ma Rocco ha dato l’ok e, come abbiamo già detto, Pradè avrebbe rinforzato questa squadra anche se fosse rimasto Montella. E’ evidente che il centrocampo sia anche numericamente insufficiente, ma arriveranno pure un difensore e un attaccante.

Il budget di spesa è attorno ai quaranta milioni, trenta avanzati dal mercato estivo (ricordate la vicenda De Paul?), ma Commisso è disposto a mettere anche risorse maggiori se capiteranno le occasioni e i giocatori giusti. I nomi sono sempre i soliti che girano, ma stringere è prematuro. Fra i procuratori che spingono e situazioni che faticano a concretizzarsi, ci vorrà molta pazienza e abilità. Intanto, per dirne una, Politano sta andando verso Napoli. Lo scambio con Llorente è un’idea che piace.

Comunque, al di là del mercato che verrà, Iachini ha la missione di rilanciare l’intera rosa appiattita e penalizzata dalle scelte di Montella che non ha fatto crescere il gruppo nella sua interessa, ma è riuscito anche a penalizzare molti singoli puntando sempre sui soliti 12-13 giocatori. Rimotivando e rigenerando anche attraverso un gioco più basico, c’è la speranza che Iachini rilanci elementi importanti come Lirola e Pulgar, ad esempio, che non stanno rendendo al massimo. Ma non solo. 

Montella, lo dico per l’ultima volta, è stato l’errore degli errori e mi dispiace essere stato un facile profeta. Un giorno sapremo davvero perché Rocco ha deciso di tenere e ripartire con un allenatore in una prolungata fase discendente, come un cavallo in rottura, che aveva portato la Fiorentina a un passo dalla Serie B. E’ da questa sciagurata decisione che nascono i problemi di oggi. In mano a un allenatore normale, positivo e propositivo, una squadra costruita in fretta, con lacune, per me da decimo posto, avrebbe comunque galleggiato in un onesto centroclassifica. Quello che ha fatto Montella è sotto gli occhi di tutti, non credete a me, andate a vedere i numeri che sono la vera fotografia di un disastro perfino troppo facile a prevedere.

E da questo errore capitale sono derivati anche gli altri. 

Ma fino al pareggio con l’Inter in Rocco c’era la speranza di poter salvare Montella e portarlo fino alla rivoluzione di giugno, ma l’esonero (per me) andava già fatto in ottobre, di sicuro dopo Cagliari.

Così per questi rimandi e per le idee poco chiare, la Fiorentina ha esonerato un allenatore senza sapere cosa fare. Scene che avrei preferito non vedere, ma diciamo che fanno parte dell’inesperienza degli americani. Almeno spero. Non voglio fare l’elenco degli allenatori sondati, dei no presi (a cominciare da Gattuso), delle idee bislacche (Blanc non allena da tre anni) o difficili da realizzare (Petkovic). Tante idee ma confuse, segno di una preoccupante improvvisazione.

Lo dico forte e chiaro sperando che l’eco arrivi in America. Rocco ci piace. Ha portato energia, idee, soldi. Ha riportato il calcio a Firenze, ma il calcio ha le sue regole e Rocco le deve imparare.

Il fast fast fast ci piace nella quotidianità, ma nel calcio ci vogliono anche calma, riflessione e competenza. Le americanate che abbiamo visto in questi mesi ci hanno entusiasmato, il personaggio Rocco ispira simpatia, ma adesso spero che cominci a occuparsi totalmente di calcio. Il core-business della Fiorentina è il pallone e sul pallone vanno messe tutte le energie. Se non c’è la squadra che funziona tutto il resto si inceppa. Prima viene il campo verde, poi tutto il resto. 

Rocco, almeno lo spero, deve decidersi a mettere mano in società. C’è un grande lavoro da fare per salutare tutti gli uomini di Diego che portano negatività e tutti i settori hanno bisogno di energie, managerialità e competenza. La società deve essere la base e il supporto del comparto sportivo che, a sua volta, deve avere figure tecniche e anche attorno alla squadra di primo livello. Non solo per il mercato, ma per la quotidianità. Anche qui serve un profondo rinnovamento. Rocco di sicuro lo sa, ma tanto per capirci, la Juventus ha 500 dipendenti e l’Inter cosa sta facendo per crescere? Sta facendo campagna acquisti dei migliori manager sul mercato. Naturalmente se Rocco vuole crescere dovrà fare altrettanto. Ho la sensazione che si sia fatto molto fuori dal campo e poco per la squadra, anche a livello di regole del calcio.

Non per fare il profeta, ma seguendo una logica calcistica, ho detto da subito, da giugno, che confermare Montella sarebbe stata una sciagura e altrettanto non aver risolto per tempo il caso-Chiesa. Certe cose nel calcio sono matematica e la matematica del calcio Rocco la deve imparare anche se a volte non la condivide. 

Ma forse è bene aver imparato subito che il calcio può essere facile, ma anche molto complesso e imprevedibile.