ROCCO DELUSO PER LO STADIO: "NIENTE DI FATTO". ATTENTI A NON FRENARE LA SPINTA DEGLI AMERICANI. CHIESA, PROPOSTA PER IL RINNOVO. CASTROVILLI PRONTO A PROLUNGARE FINO AL 2023. 30 MLN SU MERCATO A GENNAIO SE IN CORSA PER L’EUROPA. MONTELLA, STRADA OK
Chi ha visto e parlato ieri con Rocco Commisso lo descrive deluso e per certi versi molto contrariato. Rabbuiato. Non certamente per la Fiorentina che l’ha fatto divertire e inorgoglire contro la Juve, ma perché giorno dopo giorno vede cozzare la sua idea del fare e del fare in fretta, contro la burocrazia e le lungaggini italiane.
Il tema, naturalmente, è lo stadio, ma anche per il Centro Sportivo le cose non vanno certamente meglio. Siamo allo stallo e lo stallo non piace. Dopo aver visitato la Mercafir e accertato lo stato delle cose, Rocco non ha nascosto il fastidio per le sorprese negative.
"Credevo che le cose fossero più semplici, ma anche che qualcosa di definitivo fosse già stato fatto e invece non è così. Sono stato alla Sovrintendenza non solo per lo stadio, ma anche per il Centro Sportivo" sono le parole di Commisso che hanno fatto scattare l’allarme. Lui che, tanto per cominciare aveva già fatto fare un progetto per lo stadio a un architetto americano costato 500 mila euro, che poi aveva contattato l’architetto Casamonti per la ristrutturazione del Franchi e non pago si era messo in contatto con uno degli studi di architettura più famosi d’America, “360 Architecture” che ha progettato il Mercedes Stadium di Atlanta, forse il più bello del mondo per farne uno bellissimo anche a Firenze, lui che pensava di partire in poco tempo, ha trovato davanti un muro. La paura di Rocco Commisso è che quel muro sia di gomma con tempi non prevedibili e pieni di imprevisti.
Che sta succedendo? La sensazione è che per la ristrutturazione del Franchi come avrebbe voluto fare Commisso non sia così semplice, dalla Sovrintendenza pare che stiano arrivando segnali non incoraggianti. Ristrutturare il vecchio Franchi si può, ma sarà difficile renderlo completamente funzionale, demolire le curve, costruire nuovi manufatti. Ma anche passare al Piano B, costruire lo stadio ex novo, ha tante controindicazioni. Ieri Commisso ha scoperto che l’area Mercafir individuata dai Della Valle è ancora occupata dal mercato ortofrutticolo. Per fare una lavoro ben fatto il mercato dovrebbe trasferirsi in una struttura nuova della quale nessuno sa niente o ben poco. Mercafir e Stadio nella stessa zona? Forse non è il massimo. Probabilmente qualcuno aveva detto a Commisso che gran parte dei lavori preliminari erano stati fatti e molta burocrazia superata. Non è così.
E se da una parte c’è il sindaco Nardella che le cose le vuol fare e ha dato la sua totale disponibilità per trovare le strade in discesa, dall’altra c’è un mare magnum tutto italiano di leggi, leggine, ricorsi, tribunali amministrativi, il popolo del no, tutta roba che fa paura e che Commisso pensava fosse già superata. E no. I Della Valle si erano fermati proprio in attesa dello spostamento del mercato (che loro non volevano accollarsi) e della conclusione dell’iter burocratico. Eravamo arrivati al gatto che si morde la coda, Diego che diceva “lo stadio lo progetteremo solo quando sarà tutto ok”, dal comune rispondevano “Mettetevi avanti che stiamo lavorando per voi”, ma tutto è rimasto nel limbo. In questo limbo si è smarrito ieri Rocco Commisso.
Anche per il Centro Sportivo i problemi non mancano. Diciamo la verità: la Piana piace poco. Rocco lo farebbe più volentieri a Bagno a Ripoli, ma in questo caso i tempi sarebbero più lunghi. Gli ostacoli non mancano.
Qualcuno si chiederà: cosa c’è di nuovo? Niente. Qualche altro obietterà: parliamo di calcio…
E no, sono entrato nei meandri della burocrazia e in un campo nel quale non voglio perdermi, soltanto per segnalare il primo campanello d’allarme e cogliere certi segnali che mi arrivano. Dico questo, in sostanza: sarebbe un delitto non soltanto sportivo non accompagnare lo straordinario spirito, l’energia e la voglia di Rocco Commisso che vuole investire in infrastrutture per alzare il valore della Fiorentina e avere più possibilità di spesa sul mercato per costruire una grande squadra nel giro di tre anni. Rocco me lo descrivono come un vulcano, è un fuoco acceso e va tenuto acceso, non fate abbassare la fiamma, alimentatela. Conoscendo i metodi e la mentalità americana, il rischio è che davanti a troppi ostacoli, a troppi ritardi a troppe quisquilie, Rocco possa perdere l’entusiasmo che lo ispira e lo spinge, l’ambizione che lo ha fatto investire sulla Fiorentina e su Firenze. Speriamo di no, naturalmente.
Sono sicuro che il sindaco Nardella farà di tutto e in fretta per trovare soluzioni e mettere d’accordo tutti i soggetti interessati con lo scopo di offrire a Commisso una soluzione praticabile e fattibile nel giro di poco tempo. Se qualcuno invece continuerà a parlare di quattro-cinque anni la vedo molto grigia. E l’altro giorno sentivo Oscar Farinetti dire che “il male dell’Italia non è la burocrazia, ma gli uomini che applicano la burocrazia”, ha pienamente ragione. Spero che in questo caso gli uomini si diano una mossa, soprattutto quelli che vogliono il bene della Fiorentina.
A questo proposito, e torno a parlare di calcio, il bene della Fiorentina lo vogliono i tanti giovani che si stanno esaltando e prospettano un grande futuro per loro e per la Viola. L’ultimo ragazzo che ha le caratteristiche del predestinato è Gaetano Castrovilli. Tre giornate di serie A ci hanno fatto vedere un centrocampista completo, dal grande talento e dal grande futuro. Non faccio paragoni, ma Castrovilli è tanta roba. Il Ct Mancini lo chiamerà in Nazionale nella prossima convocazione di ottobre, è già innamorato, lo intriga e me lo ha detto prima della gara di sabato con la Juve. Figuriamoci dopo…
Qualcuno ha paura di perderlo. Tranquilli. Daniele Pradè ha già lavorato con l’ex viola Minieri, procuratore del ragazzo. E’ pronto un contratto fino al 2023, con ingaggio più che raddoppiato attorno ai 400 mila euro, con bonus a salire rapidamente. Si stanno limando i dettagli e gli accordi particolari, la firma arriverà presto, Castrovilli vuole crescere a Firenze dopo essere arrivato nel 2016 per poi passare tre anni a crescere prima ancora in prestito nel suo Bari, poi a Cremona.
Tutti i contratti dei giovani saranno prolungati fino al 2023 entro Natale.
E Chiesa? Sono stati fatti tanti discorsi, ma anche per la stella della Fiorentina in realtà la proposta è già partita. Il primo contatto con il padre Enrico, tenuto fino ad oggi riservato, in realtà c’è stato nel mese di Luglio. La Fiorentina è pronta per mettersi a sedere in qualsiasi momento e discutere rinnovo fino al 2023 anche per Federico con ingaggio attorno ai quattro milioni, naturalmente se c’è anche la volontà dei Chiesa. Si aspetta un ok. Arriverà? Non arriverà? La Fiorentina aspetta sicura di poter trovare in qualsiasi momento una soluzione condivisa che faccia il bene del ragazzo e della società Viola.
Nel frattempo sabato ho visto tante cose di calcio. Bravissimo Montella, tante idee e tante mosse, i giocatori lo seguono, si comincia a lavorare su un progetto interessante e un modo di fare calcio che può dare soddisfazioni.
Come sempre detto questo è un anno di transizione, ma se la squadra dovesse rispondere al meglio, se a gennaio fosse in zona Europa League (non si sa mai…), Rocco Commisso ha già dato mandato a Pradè di spendere quel tesoretto rimasto da parte in estate. Ma ne riparleremo.
Intanto vi segnalo lo straordinario Ribery, campione di umiltà e trascinatore: gli è bastata una partita. I campioni sono così. E quelli che dicevano che era solo una figurina?