PUNTO DISCRETO MA IN TRASFERTA SERVE RITROVARE IL VECCHIO PASSO. PER IL REDDE RATIONEM C’E’ ANCORA TEMPO: ORA SERVONO CALMA E CONCENTRAZIONE. IL PERIODO DI FUOCO STA ARRIVANDO
Analizzandola freddamente e in chiave Champions, è una frenatina. Viene da dire però che quello col Bologna possa anche essere considerato un punto guadagnato. L’espulsione di Mati Fernandez - al di là del discutibile Banti, comunque evitabile e grave per un giocatore esperto come il cileno - poteva costare ancora più cara. In fondo è un risultato non da buttare, anche in considerazione del fatto che al Dall’Ara il Napoli aveva perso e la Roma pareggiato: è vero che l’Inter oggi potrebbe scavalcare i viola ma la corsa al terzo posto è appena iniziata e probabilmente sarà caratterizzata da un testa a testa prolungato, senza dimenticare il ritorno, sempre più vicino della Roma. Serviranno come in tutte le volate, testa e gambe. Nel frattempo per la Fiorentina sta arrivando il periodo più caldo, se non proprio di fuoco, ovvero quello degli impegni più ravvicinati e duri: dopo l’Inter, il Tottenham in casa in Europa League, quindi l’Atalanta fuori e gli inglesi a Londra. Senza dimenticarsi che poi il 28 febbraio ci sarà il Napoli al Franchi e il quattro marzo all’Olimpico la Roma.
Dopo il pari di ieri la Fiorentina dunque deve pensare a prepararsi al meglio per la sfida con l’Inter, in un clima che è necessario torni tranquillo e normale: c’è la possibilità di affrontare i nerazzurri in casa al Franchi, e vincere o pareggiare domenica significherebbe innanzitutto garantirsi un vantaggio in vista di un eventuale arrivo a pari punti alla fine del campionato. Dicevamo del clima tranquillo: è l’ora di mettere da parte quelle frizioni, divisioni, mugugni, incomprensioni, discussioni e polemiche che hanno caratterizzato le ultime settimane e che hanno visto contrapposti Sousa e la proprietà. Sarà un capitolo eventualmente da riaprire a fine stagione, quando arriverà il ‘redde rationem’. D’ora in poi occorre tornare a parlare esclusivamente di calcio giocato, di campo e di avversari, ritrovando anche quella concentrazione che ha permesso alla Fiorentina di salire così in alto. Ciò che adesso i viola devono ritrovare è un buon passo in trasferta: nelle ultime tre gare esterne la squadra di Paulo Sousa ha perso col Milan e pareggiato con Genoa e Bologna. Con un andamento del genere fuori casa, diventa difficile pensare di poter arrivare al terzo posto. Ma c’è lo spazio e il tempo per cambiare registro: le note di fiducia arrivano anche da Tello, che pur non avendo potuto ancora integrarsi al cento per cento in squadra, dimostra di avere i colpi per far breccia nelle difese avversarie e di poter mettere i compagni in condizione di segnare. E’ successo col Carpi e anche ieri col Bologna: l’impressione è che sia l’uomo che la Fiorentina cercava e la sensazione è che col passare delle partite non possa che progredire.
Grandi meriti infine a Bernardeschi, non solo per il gol ovviamente. Orami è una pedina tattica sempre più preziosa, capace di districarsi egregiamente nella fase difensiva per poi farsi trovar sempre pronto in quella offensiva.
Lorenzo Marucci