PRIMA IL MONZA POI IL SASSUOLO. COMINCIA LA SETTIMANA DELLA RINCORSA. ITALIANO FA I CONTI CON LE ASSENZE. AVANTI COL 4-2-3-1: CI SONO PIÙ SOLUZIONI. MERCATO: PIÙ PARTENZE CHE ARRIVI
Dopo 52 giorni di sosta, non di pacchia, il campionato riparte. Ci siamo e non ci pare vero. Belli i mondiali sì, ma la serie A ci mancava. Soprattutto la Fiorentina, ferma al decimo posto con 19 punti e proiettata si spera verso una bella rimonta. Anche perché non ci sono alternative. Tra mercoledì e sabato Monza e Sassuolo, al Franchi però. Non sappiamo nulla di questa ripartenza, si naviga a vista, impossibile sbilanciarsi in previsioni. L’unica certezza è che per i viola i primi due ostacoli da superare saranno in casa e questo poterebbe e dovrebbe essere un vantaggio. I tifosi viola saranno tanti e avranno una gran voglia di spingere la Fiorentina all’assalto prima del Monza e poi del Sassuolo.
Il resto lo scopriremo. Consapevoli che Italiano dovrà rinunciare ad Amrabat, arrivato solo ieri a Firenze dopo le vacanze post Mondale, Gonzalez e Sottil. Esterni ancora in infermeria. L’argentino potrebbe rientrare per metà mese, mentre Sottil lo rivedremo a febbraio. Le condizioni di questi calciatori condiziona anche il mercato: che fare? Buttarsi su un nuovo esterno o aspettare che Gonzalez e Sottil lancino segnali precisi? Il rischio, secondo qualcuno, sarebbe quello di affollare il gruppo degli esterni, visto che adesso in fascia è tornato anche Kouame. Tra gli assenti potrebbe esserci anche Mandragora, ma ancora non è detto. Italiano punterà dritto sul 4-2-3-1, modulo che gli sta dando buone conferme. Le amichevoli, in tutto 8, hanno portato ai viola 34 gol con 18 marcatori diversi, ma i centravanti, Jovic e Cabral, ne hanno firmati solo 2 (uno a testa) nell’ultima uscita con la Primavera di Aquilani.
Da questi numeri si enucleano due elementi fondamentali: il primo spiega come il modulo abbia creato nuove opzioni offensive, più varietà e più imprevedibilità, infatti 34 gol sono tanti. Ma soprattutto sono molti i marcatori, addirittura 18. Il secondo ci racconta che invece la conclamata crisi dei numeri ‘9’ viola. In questa vendemmia di reti e goleador diversi, Jovic e Cabral hanno latitato. Sono andati a segno solo il 30 dicembre. Da qui Italiano ripartirà col Monza: consapevole di aver impresso una piccola svolta, ma con il fiato sospeso al centro dell’attacco. Dipenderà tutto o quasi da Jovic e Cabral. Si risveglieranno o no? Nel frattempo la manovra collettiva dovrà supplire a queste carenze: al gol dovranno pensare tutti, riempendo il più possibile la metà campo avversaria.
Il mercato, attualmente, sembra più impostato sulle partenze piuttosto che sugli arrivi. In attacco la società per ora non sembra voler dare un sostituto a Cabral o Jovic. Si dovrebbe proseguire con loro, nella speranza che i due riescano a buttarla dentro. Non prendere nessun centravanti significa assumersi una responsabilità pesante, ma sarà solo il tempo a stabilire la bontà o meno di questa scelta. Chi, invece, ha ormai le valigie pronte è Zurkowski: il polacco sogna l’Empoli, nonostante che i corteggiatori non manchino. Lui è venuto via malvolentieri dal club di Corsi e non vede l’ora di tornarci. Lo accontenteranno? Un altro in partenza è Maleh che non è riuscito, dopo un inizio brillante, a trovare continuità. Del resto a centrocampo si deve trovare spazio al rientrante Castrovilli. Gaetano potrebbe diventare il compagno di linea di Amrabat davanti alla difesa. Ma il “Castro” avrebbe licenza di sganciarsi, tanto resterebbe il marocchino a presidiare la zona pericolosa. Quindi Gollini, la sua storia a Firenze sembra al capolinea. Cerofolini diventerà il vice Terracciano. Allora ci siamo, bentornato campionato.