PARTITA LA VOLATONA: OGGI SERVE LA GARA DA GRANDE SQUADRA. PER IL TERZO POSTO E’ NECESSARIO UN CAMBIO DI PASSO IN TRASFERTA. DANNOSO CREARSI PROBLEMI INTERNI

21.02.2016 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
PARTITA LA VOLATONA: OGGI SERVE LA GARA DA GRANDE SQUADRA. PER IL TERZO POSTO E’ NECESSARIO UN CAMBIO DI PASSO IN TRASFERTA. DANNOSO CREARSI PROBLEMI INTERNI

Parte la volata al terzo posto. E la Fiorentina che adesso è terza (con un punto di vantaggio sull’Inter ieri vittoriosa senza convincere appieno contro la Sampdoria, nonostante il tre a uno) ha ormai ampiamente dimostrato di potersela giocare fino alla fine. Il quattro marzo intorno alle 22,40 tireremo le somme, dopo la partita dei viola contro la Roma e alla fine di un mini-ciclo terribile, ma intanto, come ha sottolineato Sousa, la squadra si trova oggi davanti ad una partita chiave. Chiave perché può dare ancor più slancio alle sue ambizioni e regalare più autostima. Può esserci l’incognita condizione fisica, nel senso che giovedì scorso la Fiorentina ha consumato vari litri di benzina, ma è anche vero che negli ultimi venti giorni il gruppo ha fatto vedere di star bene, come dimostrato dalle vittorie nel finale contro Carpi e Inter e dall’ultima mezz’ora con il Tottenham. Contro una formazione, l’Atalanta, che non vince dal sei dicembre, serve comunque una partita da grande squadra, in uno scontro compresso tra le due sfide di Europa League. Occorre dare il segnale che anche in trasferta i viola sono in grado di cambiare passo, dopo una serie di partite esterne in cui hanno rallentato. Nelle ultime tre partite fuori casa infatti si contano una sconfitta (Milan) e due pareggi (Genoa e Bologna). Tredici le partite che mancano da qui alla fine del campionato, trentanove i punti a disposizione: compresa quella di oggi saranno sette le trasferte e la Fiorentina dovrà davvero accelerare lontano dal Franchi. Finora in effetti le vittorie sono state la metà (5) rispetto a quelle ottenute in casa.

   Non ci voleva nel frattempo la polemica innescata da Sepe, in un momento in cui occorre lasciar da parte i personalismi (pur essendo lecite le aspettative del portiere). La Fiorentina si gioca adesso il suo futuro, quel terzo posto che sarebbe un successo fantastico e che per ritrovarlo occorre andare molto indietro nel tempo, fino alla stagione 98-99, quando la formazione allenata da Trapattoni si era anche laureata campione d’inverno. Serve ora un’unità d’intenti assoluta, totale, incondizionata. Ciò che deve essere evitato è crearsi i problemi da soli, in casa (Sousa non ha convocato Sepe per oggi, poi vedremo che atteggiamento avrà da qui alla fine della stagione). Per la corsa al terzo posto intanto la Fiorentina spera di riavere al più presto anche Mauro Zarate che, ad oggi, con le tre giornate di squalifica salterebbe anche la Roma. Già, la Roma: anche nell’ambiente giallorosso non mancano le polemiche. Ieri è definitivamente scoppiato, in modo fragoroso, il caso Totti. L’attacco frontale della bandiera romanista a Spalletti rischia di lasciare tracce pesanti e la Fiorentina potrebbe approfittarne. Il terzo posto si gioca anche su questi equilibri sottili, non solo sulla condizione fisica. 

Lorenzo Marucci