ORA È SOUSA IL PROBLEMA DELLA FIORENTINA. VUOL RESTARE A FIRENZE O NO? INCONTRI CON CORVINO PER CHIARIRE IL PRESENTE E PROGRAMMARE IL FUTURO. MA DECIDERÀ ADV. IN CASO DI ROTTURA OLTRE A PIOLI E DI FRANCESCO PIACE ANCHE SARRI

03.11.2016 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ORA È SOUSA IL PROBLEMA DELLA FIORENTINA. VUOL RESTARE A FIRENZE O NO? INCONTRI CON CORVINO PER CHIARIRE IL PRESENTE E PROGRAMMARE IL FUTURO. MA DECIDERÀ ADV. IN CASO DI ROTTURA OLTRE A PIOLI E DI FRANCESCO PIACE ANCHE SARRI
© foto di Federico De Luca

Sembra un paradosso, ma ora il problema vero della Fiorentina è Paulo Sousa. Dopo i sogni più o meno infranti, le dichiarazioni più o meno smentite, le accuse ai soliti giornalisti in malafede (un classico), il faccia a faccia con Adv, tocca adesso al direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino capire cosa passa per la testa del tecnico portoghese. 

Si sente davvero dentro questa squadra e dentro il lavoro che la società sta facendo?  Ne condivide le scelte? Ha capito che lo scudetto non sarà nei programmi e nessuno glielo chiederà mai? Sa che il suo unico compito è quello di far rendere al meglio i giocatori che ha a disposizione? Tutte domande alle quali il tecnico dovrà dare risposte chiare e serene, a costo di dire cose dure. Se necessario.

Ma la vera domanda Paulo Sousa dovrà farsela da solo e darsi anche una risposta. Alla Marzullo, per intenderci. Le sue ambizioni sono o non sono quelle della Fiorentina? Può ancora lavorare qui?

Il compito di capire e valutare naturalmente ce l’ha Pantaleo Corvino. L’accelerata sul presente e sul futuro dell’allenatore è venuta dalle sue dichiarazioni di venerdì scorso che equivocate o meno, hanno fatto incavolare Adv e rimesso in moto dubbi che sembravano sopiti. In sostanza, sarebbe inutile tenere e fare programmi di lavoro futuri con un allenatore che ha idee diverse da quelle della società. 

Quando Corvino avrà chiarito e capito, la pratica passerà ad Adv perché ci sono molte cose da decidere in fretta. Il direttore dell’area tecnica è abituato a lavorare con anticipo, la programmazione è la sua forza, già oggi deve sapere con certezza cosa dovrà fare nel prossimo mercato, ma soprattutto deve sapere con chi far partire il rinnovamento previsto per l’estate prossima.

E’ chiaro che quasi sempre nel calcio i risultati ispirano le decisioni, ma le linee guida ci devono essere.

Per essere sinceri, Sousa non dispiace a Corvino. Se il portoghese è sereno, motivato e determinato, se vede la Fiorentina come una società importante e con la Fiorentina vuol provare a crescere, grossi ostacoli al rinnovo non ce ne sono e non ce ne saranno. Solo Ddv ha ancora delle remore, l’anno scorso voleva Donadoni, ma in certe situazioni non si impone mai, lascia l’ultima parola agli addetti ai lavori.

Se Sousa sarà convinto e convincente, per la Fiorentina potrebbe anche esserci un nuovo rinnovo all’inizio dell’anno. La decisione finale spetta ad Adv, ma Corvino ha la necessità di fare in fretta per programmare il futuro. Vuole avere un’idea sui giovani da valorizzare e da acquistare. Vuole capire con il tecnico che gioco farà la Fiorentina, quali saranno gli uomini da mettere sul mercato e quali reparti da rafforzare. L’allenatore è centrale, ovviamente. Gli incontri e i chiarimenti sono cominciati, spinti anche dalle inattese dichiarazioni di venerdì.

La vittoria di Bologna , l’intervento a caldo di Adv e il tentativo di riposizionamento mediatico, hanno spento la spia rossa, ma il discorso va avanti. 

Ci sono ancora due partite, quella di stasera con il Liberec e quella di domenica pomeriggio con la Samp per arrivare alla sosta di novembre, ma in  questo mini ciclo, la Fiorentina qualche scossa l’ha data, i risultati positivi ci sono stati e adesso la posizione del tecnico è molto più serena. A lui si chiede soltanto continuità e un migliore rendimento ad alcuni giocatori, ma il tecnico non è più in discussione come dopo il pari con l’Atalanta e l’encefalogramma piatto della squadra. E’ ovvio che i risultati pesano però, come detto, Corvino è contento del lavoro di Sousa ed è logico che si guardi oltre il presente.

Se poi non dovessero esserci le basi per un rinnovo (Sousa scade a giugno) è logico che la società faccia le sue valutazioni. Se si dovesse interrompere il rapporto con il portoghese si punterà su un allenatore italiano. Sappiamo che Pioli è stimato da Corvino, ora c’è l’Inter in ballo, ma non è detto. Di Francesco piace da sempre e potrebbe liberarsi dal Sassuolo. Un nome che gira con insistenza nei pour parler è anche quello di Sarri. L’anno scorso, prima del Napoli, il tecnico aveva mandato grandi segnali non raccolti a Firenze. Allenare la Fiorentina è il suo sogno, ma il futuro è legato ai risultati con il Napoli. Se non dovesse rientrare nel giro-scudetto e centrare la qualificazione Champions è facile aspettarsi il vulcano De Laurentiis e tutto il resto appresso. Per ora, comunque, il focus è tutto su Paulo Sousa sperando che nel frattempo abbia ripreso a sognare. Nel caso qualche cena indigesta può aiutare. Sogni o incubi? A volte è lo stesso.

E stasera c’è l’Europa League, una pratica da risolvere in fretta per conquistare definitivamente il primo posto nel girone. Il Liberec è una squadra piena di grinta, tecnicamente poca roba. Turn over? Intelligente. E’ probabile che Sousa riprovi le due punte per tenere caldo Babacar, potrebbe tornare Tomovic, in mezzo al campo Sanchez. Ci dovrebbe essere spazio dall’inizio o a partita in corso per Chiesa che sembra avere più energia di un Tello sempre abbastanza spento.