OLIVEIRA QUASI VIOLA. CINQUE ACQUISTI DI LIVELLO: IL PIANO DI GATTUSO. DUE ESTERNI D’ATTACCO, REGISTA, CENTRALE DIFENSIVO E TERZINO SINISTRO. VLAHOVIC, NO ALLA JUVE. OFFERTO MILIK. RIBERY VUOL GIOCARE. GATTUSO CHIEDE LA SQUADRA FATTA IN RITIRO
Rino Gattuso ha le idee molto chiare e non da oggi. Ha studiato attentamente la Fiorentina, sa i giocatori che potranno essergli utili, quelli da cedere e soprattutto ciò che si aspetta dal mercato.
Nell’incontro di venerdì scorso che ha giustamente creato entusiasmo, sono state gettate le basi per la costruzione della nuova Viola, quella che dovrà far tornare il sorriso ai tifosi che rientreranno negli stadi e proverà a lottare da subito per l’Europa League.
Sono cinque i giocatori di livello superiore che servono a questa squadra secondo il calcio che ha in testa il nuovo allenatore e su questi cinque si concentrerà soprattutto l’attenzione degli uomini mercato che, come sappiamo, da quest’anno hanno nel superprocuratore Jorge Mendes un alleato in più in quanto assistito di Gattuso .
E’ ovvio, normale, che stiano girando già molti giocatori accostati alla Fiorentina anche se il mercato aprirà il primo luglio, ma prima di mettere i nomi nelle caselle, sono stati individuati i ruoli ritenuti scoperti e per i quali si dovranno investire subito energie e soldi.
Gattuso ha spiegato da tempo il suo calcio ai dirigenti viola, vuole giocatori tecnici, che sappiano giocare bene, ha voglia di dare spettacolo, sa che i tifosi fiorentini sono dei buongustai e come primo obiettivo ha proprio questo: creare una squadra di grande personalità.
I suoi moduli di riferimento sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3, a seconda delle situazioni, dello stato di forma della squadra e anche dell’avversario.
E’ ovvio che per giocare questo tipo di calcio servano degli esterni abili nelle due fasi, capaci di attaccare, ma anche di ripiegare perso il possesso palla. E’ forse il ruolo più delicato della squadra e su questi due ruoli, destro e sinistro d’attacco, non si può sbagliare.
Sono circolati i nomi di Corona del Porto, di Guedes del Valencia, ma anche di Josip Brekalo, 23 anni, croato del Wolfsburg. Si parla anche di Orsolini del Bologna che ha un rapporto odio-amore con Mihajlovic. E Nandez del Cagliari farebbe felici tutti, anche se sull’uruguagio c’è pure l’Inter. Cancellate Politano, incedibile per il Napoli e per Spalletti. Altri nomi comunque spunteranno perchè le trattative sono ad ampio raggio e ancora in un fase di riflessione e valutazione.
Un altro ruolo chiave da coprire è quello del centrocampista di riferimento, quello che detta i tempi, che ha i piedi buoni, sa muovere la palla, ma anche chiamare il pressing e andare negli spazi. Chiamiamolo impropriamente regista.
Come già scritto una settimana fa, i fari sono accesi su Sergio Oliveira del Porto, 29 anni, uomo di Mendes, piace molto e la Fiorentina vuole assolutissimamente.
L’accordo con il giocatore c’e già, tre milioni per tre anni. Ieri, fatto nuovo, Conceicao ha dato l’ok per la cessione del centrocampista e siamo alla stretta finale. Il problema resta la società che oltre ai venti milioni chiede alla Fiorentina più cinque di bonus. L’idea sarebbe quella di chiudere prima dell’Europeo per evitare che il prezzo possa lievitare o che si possa creare un’asta. Mendes sta confezionando il pacchetto Oliveira-Corona, ma trenta milioni non basterebbero. La Fiorentina ragiona perchè anche il messicano è un giocatore di grande rendimento.
Un uomo di personalità serve anche al centro della difesa. Gattuso sta facendo di tutto per convincere Milenkovic a restare e avrebbe già parlato con il giocatore mentre la società è in contatto con il procuratore Ramadani. Il capitano Pezzella non è nella lista dei confermati nella quale ci sarebbero invece Quarta e Igor. Il quarto centrale dovrebbe essere in grado di far ripartire l’azione e Maksimovic in scadenza con il Napoli è da tenere in considerazione.
Il quinto obiettivo primario è l’esterno sinistro basso e se dico Hysaj so di non sbagliare, ma sullo svincolato albanese s’è buttata anche la Lazio su indicazione di Sarri. C’è interesse per il greco Lykogiannis del Cagliari.
Altri nomi spunteranno, ovvio, ma non sarà una lunga estate con acquisti dell’ultimo minuto come successo negli anni scorsi. Pradè dovrà darsi una mossa e dimostrare di saper stare al passo con le indicazioni dell’allenatore che vuole la squadra fatta o quasi già per il ritiro di Moena. Basta con i colpi dell’ultimo minuto, Gattuso sa benissimo che spesso le stagioni si decidono con il lavoro che viene fatto d’estate, con le basi atletiche e tattiche che si gettano in ritiro e vengono recepite dal gruppo.
Se quella che si profila sarà la prima vera stagione di Rocco Commisso, così par di capire, dovranno cambiare passo anche gli uomini mercato perchè la squadra è da rifare e soprattutto ci sono più di trenta giocatori da cedere fra quelli in esubero dalla lista-Gattuso e quelli di ritorno dai prestiti. Se il direttore sportivo è bravo lo deve dimostrare nel vendere.
Abbiamo già dimostrato come un mercato in uscita fatto bene potrebbe fruttare anche più di sessanta milioni che potrebbero salire a cento in caso di cessione di Milenkovic e Dragowski del quale ora parleremo. Il tesoretto in uscita è fondamentale per reinvestire senza gravare troppo su bilanci in rosso e senza pretendere oltre misura dagli investimenti di Rocco Commisso.
Comunque il presidente ha promesso a Gattuso che farà la squadra e di sicuro la farà. C’è un ritrovato entusiasmo, sono personalmente contento di avere letto nelle motivazioni che hanno portato alla ricerca di Gattuso quello che avevo scritto. Rocco ha confermato che si rivede in Rino, partito dal nulla, s’è fatto da solo con la volontà ed è diventato qualcuno. Questa unità di intenti può diventare una benzina importante nel motore della Fiorentina e Rocco sa anche che Gattuso sarà il primo a segnalare le cose da fare per crescere. E’ a suo modo una garanzia per la nuova Fiorentina di Rocco.
A questo proposito ho parlato dei cinque ruoli scoperti.
Invece quelli coperti dovrebbero essere di Lirola, Amrabat, Castrovilli, Vlahovic e forse Milenkovic. Poi restano importanti Bonaventura e Callejon che potrebbe diventare un’alternativa a partita in corso per la fascia destra. Come detto resteranno anche Quarta e Igor, il jolly difensivo Venuti.
E il portiere?
Abbiamo sottolineato più volte come l’allenatore vorrebbe un giocatore bravo anche con i piedi. Si pensa a una valutazione diretta in ritiro per Dragowski, ma comunque questa non è fra le cinque operazioni principali perchè se dovesse andare il polacco e le richieste non mancano, si punterebbe su Ospina che è un’operazione low cost.
Lirola resterà, è già stato detto anche al giocatore. Il Marsiglia però insiste e durante i colloqui s’è fatto anche il nome di Milik. Il centravanti polacco può liberarsi attorno ai 14 milioni. Qualcuno si chiederà: non c’è Vlahovic?
Certo, ma Milik potrebbe anche diventare una soluzione nei tre dietro la prima punta. Il Napoli a volte ha giocato con Osimhen davanti e Mertens subito dietro con Insigne e Lozano esterni, in pratica quattro punte. Comunque operazione in frigorifero.
Da Torino continuano a rimbalzare notizie su Vlahovic alla Juve. Ieri Joe Barone ha invece confermato che proseguono le trattative per il rinnovo del contratto. Come già detto, si discute sulla clausola rescissoria e comunque Rocco ha già deciso di tenere il giovane serbo anche se non si dovesse arrivare al rinnovo entro l’estate. E nel caso di eventuale cessione futura, per un giocatore così si scatenerebbe di sicuro un’asta.
E Ribery? Dal cordiale colloquio con Gattuso é emerso quello che scriviamo da tempo. Rino lo terrebbe volentieri, ma a disposizione. Non gli ha garantito la maglia da titolare mentre il francese, nonostante i 38 anni, non si sente ancora da turn over o da panchina, vuole giocare. La risposta entro domani, le richieste a Ribery non mancano, ma la sensazione è che si vada verso l’addio come ampiamente preventivato. E pure Caceres non dovrebbe essere rinnovato.
Gattuso vuole una squadra giovane, motivatissima, da corsa, in grado di giocare un calcio brillante e aggressivo. E’ così che ci piace.