NETO, LE COLPE SONO UN PO' DI TUTTI: E INTANTO L'AGENTE HA RIACCESO IL CELLULARE. MARIN, POSSIBILE ADDIO. ASSALTO A DONATI A GIUGNO

24.12.2014 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
NETO, LE COLPE SONO UN PO' DI TUTTI: E INTANTO L'AGENTE HA RIACCESO IL CELLULARE. MARIN, POSSIBILE ADDIO. ASSALTO A DONATI A GIUGNO

Ci sono storie che, nel calcio come nella vita, lasciano una lezione da imparare. O che almeno tali dovrebbero essere. Il riferimento in questione ovviamente è al caso legato a Norberto Neto, una storia d’amore andata a finire malissimo (come fu anni fa per Riccardo Montolivo) le cui colpe - come spesso avviene - sono da distribuire in più parti. Le scelte della proprietà hanno ovviamente un loro peso, visto che la Fiorentina ha preferito iniziare a discutere concretamente il rinnovo del brasiliano quasi a tempo scaduto, lasciando in mano al portierino (e al suo astuto entourage) il proverbiale coltello dalla parte del manico quando probabilmente già nel corso di questa estate l’intesa tra Neto ed il club viola si sarebbe potuta anche trovare sulla base di cifre ragionevoli. 

E’ però fuori discussione che ci abbia messo molto del suo anche lo stesso Norberto, preso a pesci in faccia da una città intera (e anche da una cospicua parte della stampa) nel suo primo anno da titolare, difeso a spada tratta dai lungimiranti Andrea Della Valle e Vincenzo Montella e adesso diventato forse il miglior portiere della Serie A per distacco alle spalle del solo Gigi Buffon (non a caso la Juve, forse anche più della Roma stessa, ci sta facendo più di un pensierino…): un miglioramento certamente dovuto anche dallo spazio e la fiducia che la società gli ha (meritatamente) concesso e che Neto ha preferito ricambiare svincolandosi a costo zero. Una scelta legittima, sia chiaro (campioni come Pizarro ed Aquilani hanno fatto lo stesso venendo a Firenze, alla pari di Tatarusanu) ma obiettivamente molto miope e deludente, come ha sottolineato lo stesso ADV domenica pomeriggio. 

Ultime, ma non per importanza, le responsabilità del procuratore del brasiliano, quello Stefano Castagna fino a pochi mesi fa disponibilissimo con società e stampa ed all'improvviso trasformatosi nel fratello minore di Mino Raiola, rendendosi assolutamente non rintracciabile per intere settimane e solo ora tornato a parlare praticamente a tutti (bontà sua) per far “chiarezza” sul caso legato al suo assistito: sarà contento il suo gestore telefonico. 

Parlando del mercato, intanto, la Fiorentina sembra aver già tracciato la sua strada: oltre a tentare di piazzare Neto al migliore offerente, le cessioni “illustri” proseguiranno anche con Ilicic (che potrebbe rappresentare un’ottima pedina di scambio) e forse anche Marko Marin, giocatore approdato a Firenze nello scorso luglio - all’insaputa dello stesso Montella - grazie al lavoro del presidente Cognigni che però pare non aver convinto fino in fondo l’aeroplanino, soprattutto per la sua poca propensione a difendere. In entrata, è momentaneamente rimandato il discorso relativo a Giulio Donati: il terzino del Bayer Leverkusen, recentemente a Firenze ma solo per un viaggio di piacere, resterà sicuramente in Germania fino a giugno e non è escluso che solo allora la proprietà viola voglia sferrare l’attacco decisivo.