LA SETTIMANA PIÙ IMPORTANTE DELL'ANNO E IL FUTURO SULLO SFONDO
Si apre una settimana fondamentale per la Fiorentina, forse i sette giorni più importanti dell'intera gestione Della Valle. Sabato la Juventus, con una festa scudetto da provare a rimandare, giovedì prossimo l'Atalanta nel ritorno della semifinale di Coppa Italia: si riparte dal 3-3 del Franchi. Sei giorni con una Pasqua di mezzo nei quali si deciderà il destino dei viola. In questa stagione e inevitabilmente anche nelle prossime.
I primi confronti tra Montella e Corvino sembrano preannunciare una conferma dell'asset dirigenziale, almeno quello chiamato a fare mercato, ma intanto le voci sull'arrivo di un nuovo ds non rallentano. Certo è che il punto di vista di Montella, oltre che diventare fondamentale nella ricostruzione della squadra, è destinato cambiare parecchi orientamenti fin qui tenuti. Gli stessi interventi a centrocampo, con Traorè o Zurkowski, dovranno per esempio essere integrati dall'arrivo di un regista che sin da ora sembra condizione essenziale per il gioco di Montella.
Dal canto suo la proprietà sarà chiamata ad avviare un bilancio importante, obiettivo e oggettivo. Perché se da un lato è ovvio che Montella parli di inizi, nuovi cicli, ricostruzione d'identità, dall'altro piazza e tifoseria sono rimasti vanamente in attesa dei frutti della precedente ricostruzione. Quella che ha portato con sé contraddizioni poi sfociate nella querelle con il tecnico Pioli e in un ulteriore peggioramento nel rapporto con la città. La stessa che, Coppa Italia a parte, certifica risultati deludenti per il terzo campionato consecutivo volendo considerare gli anni trascorsi dal ritorno di Corvino.
Mentre l'orizzonte politico si prepara a settimane come minimo importanti, anche qualche tassello nell'urbanistica cittadina sembra muoversi favorendo nuovi sviluppi sul fronte stadio, senza contare che prima ancora di parlare di modello Ajax, in casa viola, gran parte della crescita futura potrebbe passare dal progetto per il centro sportivo delle giovanili. Un obiettivo per il quale il bilancio 2018 - chiuso con un passivo da 16 milioni circa - conferma un budget già destinato intorno ai 20 milioni.
Insomma, se Montella appena arrivato sulla panchina è già chiamato ad affrontare due sfide notevoli come quelle a Juve e Atalanta, proprietà e società sono chiamate a un duplice lavoro: evitare di ripetere errori passati e provare e ricostruire un futuro che non è stata capace di rendere solido negli ultimi tre anni. Se oltre ai risultati positivi anche quelli economici hanno il segno meno qualcosa, per forza di cose, non dev'esser andato nel modo giusto. E a prescindere da come andrà a finire la Coppa Italia, una nuova stagione è già dietro l'angolo: non c'è poi così tanto tempo per decidere come muoversi.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it