LA ROCCO-FILOSOFIA DELLA ROCCO-FIORENTINA

14.05.2021 10:30 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
LA ROCCO-FILOSOFIA DELLA ROCCO-FIORENTINA

Se Salina fu il luogo del Gattopardo, celeberrimo e bellissimo romanzo di Tomasi di Lampedusa, la Firenze calcistica di questi tempi pare il luogo dell’anti anti gattopardo: là era il luogo ‘dove tutto cambia perché nulla cambi’ qui quello dove ‘nulla si cambia perché tutto cambi’, Rocco Commisso sembra non volere una società costruita secondo i crismi e con relativa divisione dei poteri e delle competenze, ma cerca una serie di alter ego che siano il Rocco Allenatore, il Rocco Ds, insomma il padrone sembra non si contenti di metterci i soldi e poi fare lo spettatore privilegiato, così come han sempre fatto presidenti come gli Agnelli, i Moratti, persino Berlusconi (anche se con qualche ingerenza in più). No, Rocco ricerca un’identificazione psicologica totale nella sua squadra, se avesse l’età forse si farebbe persino tesserare come ‘presidente giocatore’.

Il che evidenzia la sua passione autentica e bruciante per il pallone, un fatto che alla lunga può rivelarsi anche un vantaggio, egli infatti non è nel calcio per business, non è nel calcio perché glielo ha chiesto un partito politico. E’ nel calcio perché quando hai 7 miliardi di dollari, i divertimenti iniziano a scarseggiare, questi sono gli incerti della ricchezza, e bisogna inventarsi un super passatempo da super uomini. Di qui il motto: ’costruirai la Fiorentina a tua immagine e somiglianza’ dal vangelo secondo Rocco. Il presidente viola rompe gli schemi, il che non è negativo, perché è proprio rompendo schemi che da povero emigrante, ha costruito una fortuna planetaria. Probabile sia meglio questo che un proprietario cui nulla interessa del calcio e che centellina non solo milioni, ma anche tempo e impegno. Rocco invece è sempre qui, in America l’ingranaggio della sua Mediacom va avanti da solo e lui quindi viene a Firenze, spesso e volentieri, anzi praticamente sempre, a seguire le vicende del suo hobby a tempo pieno.

Adesso, a salvezza raggiunta, col brivido, vedremo quale sarà il futuro di questa ‘RoccoFiorentina’, poiché il rischio è sempre lo stesso: dopo aver sfiorato la B per due stagioni, alla terza si potrebbe finire per centrare l’obiettivo. Rocco infatti non ammette errori, parla in terza persona come un taumaturgo. Che poi il calcio italiano è ancora senza pubblico negli stadi e il malcontento non gli arriva neppure all’orecchio con un brusìo sparso, il silenzio degli spalti sembra dargli ragione così tanto che gli parrà d’averla sul serio. Intanto il futuro è adesso, le scelte le ha fatte ancora, o le farà Rocco (Gattuso in panchina) resta solo da vedere se al terzo tentativo la ‘Rocco Filosofia’ avrà ancora torto oppure ragione. Vedremo se avrà infine ragione, questo imprenditore che sarebbe dispiaciuto a Socrate, il filosofo greco infatti ce l’aveva con coloro che eccellendo in una disciplina, si convincevano di saper automaticamente eccellere in tutte. Vizio antico degli imprenditori di grandissimo successo, come disse Enzo Biagi di Berlusconi: ‘Se avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice tv’.