LA PRIMAVERA NON PORTA FORTUNA AI VIOLA, MA ORA TOCCA A SQUADRA E SOUSA
Menomale torna il campionato. Perché per la Fiorentina, presente o passata, la primavera è talvolta sinonimo di problemi. Fino a qualche tempo fa, spesso e volentieri, quello primaverile era il termine per le novità in arrivo sul fronte stadio (o su altre decisioni, magari in ambito di riassetto societario), ma oggi più che di un termine sarebbe più giusto parlare di un momento di “stanca”.
Un'apatia scesa lentamente ma inesorabilmente, in linea con la discesa in classifica, e coincisa con il calo della stessa squadra di Sousa rimasta impantanata nei due pareggi con Verona e Frosinone. Nel mezzo gli spifferi sulla voglia di cambiare figure societarie e i sassolini che Montella ha deciso di togliersi dalle scarpe. Un bel mappazzone di polemiche e punti interrogativi che, come già accaduto, hanno ricacciato lontano temi e argomenti dettati esclusivamente dal campo.
E allora tornare sul rettangolo verde non può che aiutare i tentativi della proprietà di stoppare le tante voci sul futuro. Se tutti restano “sotto esame”, d'altronde, è altrettanto vero che ancora c'è in ballo molto (persino un terzo posto lontano cinque punti) e per provare a centrare l'ultimo obiettivo stagionale farsi travolgere dai rumors non è consigliabile. Andrea Della Valle, anche se molti passaggi non si sono rivelati troppo efficaci, ha già provato a catechizzare squadra e tecnico, il resto è spiegato dal silenzio che regna sulle scelte future.
Adesso tocca perciò inevitabilmente a Sousa e ai suoi ragazzi allontanare almeno fino a maggio qualsiasi discorso sulla prossima stagione. Dimostrando che, davvero, nessuno ha intenzione di cominciare a sventolare bandiera bianca adesso che la primavera è appena cominciata. E che, soprattutto, le delusioni con Verona e Frosinone sono state solo incidenti di percorso e non l'inizio della fine.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it