LA JUVE, POI IL MERCATO: SERVONO ACUTI IN CAMPO E FUORI
E' un po' come se qualcuno dovesse ricordare che oggi si gioca contro la Juventus. Già questo potrebbe essere il paradosso del momento. Certo, c'è un po' di tutto in un'attesa inevitabilmente cambiata rispetto a quando giocare con i bianconeri significava affrontare una partita valida una stagione intera, ma certamente la prima parte di stagione giocata fino a oggi ha avuto l'effetto di affossare l'entusiasmo persino dei più ottimisti.
La stessa vittoria in pieno recupero con il Chievo - con tanto di rigore dubbio - non poteva lasciare negli occhi grandi squarci di felicità. Tanto varrà allora riavvolgere ancora di più il nastro, e augurarsi che la Fiorentina stasera sappia mettere in campo la prestazione fornita contro il Napoli prima di Natale. Perchè, comunque vada a finire dinanzi a una squadra certamente superiore, l'aspetto che più conta è rivedere un bel po' di sano agonismo in più da parte di questa squadra.
Troppe volte assai scolastica in campo, prevedibile, quasi giocasse controvoglia o perchè costretta. Tante le partite gestite così nel girone d'andata, sarebbe il caso di non ripetersi visto che anche in Coppa Italia l'avvio è stato come minimo incerto in attesa di vedere cosa accadrà al San Paolo il prossimo 24 gennaio. E se dal campo servono acuti dai giocatori di maggiore personalità, e anche da quelli chiamati a ignorare le voci di mercato come nel caso del tanto chiacchierato Kalinic, lo stesso vale per tutti gli altri protagonisti.
Se non proprio stasera, a cominciare dai prossimi giorni serviranno altri acuti da parte di Corvino dopo l'operazione Sportiello, così come la stessa dirigenza avrà il dovere di rendere più chiaro il programma attuale e futuro a cavallo del sempre più scontato cambio di allenatore. Se il silenzio può aiutare Corvino, in altri termini, l'incertezza sul caso Kalinic non fa altro che minare un cammino in campionato reso ancora più insidioso dalle opportunità di mercato.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it