L'ESORDIO A GENOVA UN PROMEMORIA SUL VALORE AGGIUNTO RAPPRESENTATO DA ITALIANO. 78 GIORNI DOPO PRAGA È DI NUOVO EUROPA, JOVIC FUORI LISTA L’ULTIMO SEGNALE SUL MERCATO ASPETTANDO LE PRETENDENTI PER AMRABAT E QUARTA
Un altro inizio, un’altra storia europea da scrivere con la voglia di rivalsa di chi ha sfiorato il colpaccio a Praga. Settantotto giorni dopo il gol di Bowen valso la vittoria della Conference per gli inglesi del West Ham la Fiorentina riprende il suo cammino dall’Austria, dove giovedì affronterà il Rapid nell’andata del play-off di Conference. Un ostacolo probabilmente diverso da quello superato un anno fa quando di questi tempi i viola furono capaci di eliminare gli olandesi del Twente, ma non per questo meno impegnativo.
Non bastasse la decina di reti segnate negli ultimi 180 minuti i prossimi avversari dei viola sono già a quota 7 gare ufficiali e almeno sotto il profilo fisico la formazione austriaca resta avversario temibile. Così oltre il poker di reti è anche e soprattutto la risposta fisica messa in campo a Marassi dagli uomini di Italiano uno degli aspetti migliori, quasi che la spia della benzina nelle gambe fosse già bella alta. Servirà ancora l'inedita cattiveria sotto porta ammirata contro il Genoa, certo, ma ridurre al minimo l’inevitabile gap nelle diverse preparazioni è un altro obiettivo alla portata dei viola affinché la prima trasferta dell’anno non crei troppi problemi.
Di certo quel che appare sempre più evidente è come e quanto il gruppo sia al servizio delle idee del tecnico, rinforzate dalle ultime scelte di mercato ma anche di risultati costantemente in miglioramento. Lo stesso riferimento alla difesa troppo alta, sorta di tallone d’Achille dell’allenatore, risulta superato dai numeri collezionati lungo le due stagioni in viola. Se la Fiorentina si è sempre confermata ottava difesa della serie A il passaggio dai 51 gol subiti nel primo anno di Italiano ai 43 dell’anno scorso testimonia un’evoluzione importante e l’efficacia dei correttivi applicati in corsa. Gli stessi che presto potrebbero tornare utili anche in questa stagione, la terza, e chiaramente al netto di ulteriori innesti, tra difesa e centrocampo, che la società vorrà regalare al tecnico da qui alla chiusura del mercato.
Prima Pradè e poi Barone, oltre ad aver ribadito ampia disponibilità nel soddisfare le voglie di chi volesse andarsene come Amrabat, hanno anticipato che molto può ancora avvenire. L’esempio più fresco è rappresentato dall’esclusione dalla lista UEFA di Jovic, ulteriore indizio lungo la strada (in salita) di una sua cessione, mentre l’eventualità di una partenza di De Paul avrebbe nuovamente spinto l’Atletico Madrid in direzione Amrabat. Scenari in divenire, o sospesi se preferite, ai quali aggiungere quelli per Quarta che piace al Betis Siviglia.
Tutte conferme di un finale d’agosto che può consegnare altri nuovi interpreti all’allenatore viola. Se per Italiano è già tempo di affrontare un calendario fitto d’impegni, per la squadra mercato viola le prossime due settimane saranno probabilmente ancora più impegnative.