ITALIANO, OGGI È IL GIORNO PER DIVENTARE VIOLA: SI TRATTA SULLE CONTROPARTITE. UNA SCELTA CHE ANDRÀ DIFESA. CASTRO DEBUTTA AGLI EUROPEI
Ancora poche ore e potrebbe davvero accendersi il semaforo verde per l’operazione Italiano. La società viola ha lavorato sul piano diplomatico perché il tecnico rivelazione dell’ultima stagione si liberasse e contestualmente non nascessero problemi di relazioni con la proprietà a stelle e strisce del club ligure. Una clausola da onorare, una eventuale contropartita tecnica da proporre allo Spezia, un margine di operatività da concedere alla società dello statunitense Platek per reperire sul mercato un tecnico in grado di sostituire Italiano. Quest’ultimo, dal canto suo, una volta informato dell’interesse della Fiorentina naturalmente ha cavalcato l’onda della grande chance: per lui Firenze diventa una grande opportunità, insperata, visto che aveva firmato da poco il rinnovo con lo Spezia. Il presidente Platek ci è rimasto male, sperava che Italiano opponesse una maggiore resistenza alle lusinghe viola, ma così va il calcio.
Non c’è nulla di ufficiale e poi quando si parla di Fiorentina la prudenza non è mai troppa: negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a casi come Milinkovic Savic, Berbatov e Gattuso, quindi basta e avanza per muoversi con prudenza, ma Italiano, lo possiamo dire, adesso ha grandi probabilità di guidare i viola nella prossima stagione. L’ufficialità, come detto, dovrebbe arrivare in giornata e questo consentirebbe alla società di Commisso di risolvere un bel problema e di impostare col nuovo tecnico l’opportuna programmazione, oltre alla campagna di rafforzamento di una squadra che ha lottato fino all’ultimo, insieme allo Spezia, per la salvezza.
L’elemento sul quale conviene soffermarsi è la difesa della scelta: la Fiorentina, infatti, nel giro di pochi giorni passerà da un allenatore che nelle ultime stagioni ha preso per mano Milan e Napoli ad uno che ha mosso i primi passi in serie A proprio nel settembre scorso. Al di là della bontà del lavoro svolto da Italiano a Spezia, Vincenzo rimane un esordiente. Col suo carico di novità, energia e qualità, ma anche di incertezza. Firenze non è La Spezia, le società hanno percorsi molto diversi. In riva all’Arno è tutto più complicato, per le aspettative che si creano e per il profumo della storia. Crediamo che la Fiorentina faccia bene a puntare su Italiano perché c’è la necessità di formulare una proposta di gioco bella e convincente, ma sappiamo anche che la società dovrà difendere con gli artigli questa scelta. Di fronte alle prime avversità causate dal meteo del calcio, dove il sereno si registra di rado. Sarebbe bene che i propositi espressi un mese fa dal presidente Commisso - “Difenderò Gattuso a spada tratta quando le cose non andranno bene” - fossero traslati su Italiano. Perché ci saranno giornate difficili e in quei momenti l’allenatore dovrà essere protetto al massimo affinché possa portare avanti il proprio progetto tattico e tecnico.
E se invece l’affare saltasse? Ci sembra che l’ipotesi sia remota, ma forse l’alternativa più concreta potrebbe essere l’ex viola Liverani, un altro “giochista” per filosofia. Mazzarri, tecnico dal curriculum prestigioso, non è stato contattato, così come Ranieri. Garcia ha fatto sapere di preferire la Champions e Fonseca non pare ben disposto nei riguardi della Fiorentina dopo che è stato escluso dalla lista dei papabili.
L’Italia di Mancini è passata agli ottavi a passo di carica, mietendo record e nella gara di ieri pomeriggio ha debuttato anche Castrovilli. Gaetano ha giocato i minuti finali della sfida vittoriosa sul Galles di Bale, dopo le prime due partite passate in tribuna. Una piccola grande soddisfazione per il talento della Fiorentina che però è sempre stato stimato dal ct azzurro. Un spruzzata di viola in Nazionale e agli Europei: speriamo che Gaetano possa trovare più spazio tra gli azzurri, magari con un cammino che abbia come capolinea la finale di Wembley dell’11 luglio.