IPOTESI CORVINO: E' IL D.S. AD AVERE DUBBI. MA PRIMA DEI NOMI, QUALE AUTONOMIA PER LE NUOVE FIGURE?
L'eventualità ha cominciato a farsi insistente. Tutto previsto, sia chiaro, tutto secondo piani ahinoi già capitati a suo tempo. Le rivoluzioni all'orizzonte, d'altronde, sono affare tirato in ballo al termine di almeno due cicli di gestione Della Valle, e la sosta non può che amplificare voci e rumors. Come già ampiamente previsto, sia per i giocatori, che per lo stesso tecnico, e anche per la dirigenza.
Dal silenzio generale che si registra dalla sede viola (almeno, da oggi, la squadra tornerà al centro sportivo per gli allenementi) filtrano tuttavia le prime idee, i primi indirizzi che farebbero presagire ai cambiamenti di cui sopra. E non può essere un caso se, da Bologna, a più riprese si è fatto riferimento a un interesse viola per il ritorno di Pantaleo Corvino. Un'ipotesi che, almeno in Fiorentina, potrebbe anche trovare nuovi estimatori.
Al momento, fermo restando i nodi da sciogliere per la società rossoblu (Donadoni incluso), la sensazione è che sia però più l'attuale d.s. del Bologna a nutrire i maggiori dubbi sull'eventualità di un ritorno sulle rive dell'Arno. Per tanti motivi. La Fiorentina, che difficilmente confermerà in toto la squadra mercato con il solo Pereira che al momento sembra certo della permanenza, dal canto suo avallerebbe un ritorno netto a logiche passate.
Quelle determinate da un "uomo solo al comando", in altri termini, come del resto Corvino ha sempre fatto. Un direttore sportivo dai compiti ampliati, con grande autonomia, e certamente già ben conscio di quali possano essere i limiti della società viola. Una scelta forse anche sentimentale, ma che prima di qualsiasi giudizio, andrebbe passata al vaglio delle recenti esperienze.
Perchè tra una squadra di tanti (forse troppi) dirigenti e un unico dirigente tuttofare ci sono certamente parecchie vie di mezzo, e soprattutto perchè al di là dei nomi, conterà innanzi tutto capire di quale tipo di autonomia (in particolare in ambito di calciomercato) potrà godere la nuova figura incaricata, o l'eventuale nuova squadra chiamata a vendere e comprare in estate. Una riflessione che, comunque la si pensi, potrebbe persino essere applicata anche nell'ipotesi in cui ,alla fine, tutti i dirigenti rimanessero al loro posto.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it