IL CAPITOMBOLO È GRAVE, GUAI FARE FINTA DI NIENTE: LE RESPONSABILITÀ DI ITALIANO. ORA ECCO COSA FARE
Il dopo Torino-Fiorentina e' stato, se possibile, peggiore della partita stessa. Tralasciando quegli sparuti miliziani del niente che se la Fiorentina vince offendono, odiano, diffamano e spargono veleno su commissione e se la Fiorentina perde offendono, odiano, diffamano e spargono veleno su commissione, ho trovato davvero eccessiva la corsa dei più alla ricerca di alibi e giustificazioni. Ebbene vorrei informarvi che nel calcio come nella vita si può perdere, anche male, e può accadere ci si faccia trovare impreparati in un momento importante e che questo porti ad una bruttissima figura. Ciò però non significa dovere sempre giustificare tutto e fare di finta di niente. Al contrario i capitomboli come quello di Torino vanno analizzati, capiti, studiati proprio per evitare che si possano ripetere.
Senza drammatizzare ma consapevoli che la prestazione e' stata sconcertante, a livello sia di squadra che individuale.
E siccome l'approccio col Verona prima della sosta fu simile si tratta della seconda prestazione consecutiva non da Fiorentina, con l'aggravante della totale assenza di reazione. E' ovvio che chi si era abituato ad una squadra arrembante nei primi tempi qualche domanda se la ponga. Come sul rendimento in trasferta, parecchio diverso rispetto alle prestazioni al Franchi.
Mi viene anche da pensare che l'aspetto mentale sia preponderante rispetto a quello fisico, e mi domando se le prese di posizione pubbliche sull'obiettivo europeo non abbiano ingenerato nella squadra una pressione eccessiva. In effetti dopo anni di amichevoli agonistiche la Fiorentina e' tornata a giocare per un obiettivo reale e per essere chiamati ad ogni gara dalla necessità, se non dall'obbligo, di fare punti ci vogliono una personalità e una solidità che la squadra potrebbe non avere ancora.
Trovo invece irricevibile la considerazione riguardo all'incertezza nella preparazione della partita dovuta alle modifiche di date e calendario. Gli eventi vanno gestiti e annullare su richiesta della squadra l'allenamento di venerdì scorso, se non ha inciso sul piano fisico, mentalmente può avere contribuito a staccare la spina.
Il punto però e': dopo una batosta del genere da dove e come si riparte? La Fiorentina ha un grande allenatore, che per la prima volta in carriera si trova a gestire un gruppo in corsa per l'alta classifica e una piazza molto importante come Firenze. Questi mesi saranno per lui un grande momento di crescita. La sua preparazione calcistica e' sotto gli occhi di tutti e ci ha regalato l'attuale miracolo sportivo; adesso e' il momento di misurare le sue capacità di gestire le negatività e i ribaltoni imprevisti dentro e fuori dallo spogliatoio. Sono convinto che l'umiltà e l'intelligenza dell'uomo sapranno portare la squadra fuori dalle acque agitate.
Il primo passaggio dovrà essere quello dell'assunzione delle proprie responsabilità, che sono evidenti, ma anche di ribadire al gruppo che tutto quello costruito fino ad oggi e' frutto di un calcio offensivo, di aggressione, fatto di pressione esasperata e di corse in avanti. Deve, Italiano, stoppare sul nascere idee bislacche sul bisogno di essere equilibrati, sul si prende troppo gol, sull'inadeguatezza di questo tipo di atteggiamento. La Fiorentina ha costruito il suo campionato su queste caratteristiche e solo così può essere competitiva. Questa non è una squadra che vale la classifica che ha, ma ha dimostrato di poterla valere esasperando i propri concetti di gioco, tenendo i ritmi alti e andando costantemente a caccia della palla.
Per questo il gruppo viola deve continuare a pensare di potere andare oltre i propri limiti, non ad essere equilibrato.
Per essere equilibrati ci vorrà tempo e grandi giocatori che spero arriveranno.
E su questo vorrei vedere dal mister uno scatto in avanti. Ikone viene dalla Champions e da un campionato vinto, ha fisico, talento ed e' più abituato di altri a giocare match di alto livello. Non pensi troppo, Italiano, ad educarlo tatticamente anzi, vi si affidi e vedrà che i giocatori forti apprendono rapidamente e, nel frattempo, saranno utili a modo loro.