GONZALEZ C’È: ALMENO UNA BUONA NOTIZIA. CABRAL SI IMPEGNA SEMPRE TANTO MA NICO PUÒ DIVENTARE IL 9 CHE MANCA. BONAVENTURA INDISPENSABILE PER RECUPERARE. LA QUALITA’ DI CASTRO ANCHE AL 50 PER CENTO

09.01.2023 11:05 di  Mario Tenerani   vedi letture
GONZALEZ C’È: ALMENO UNA BUONA NOTIZIA. CABRAL SI IMPEGNA SEMPRE TANTO MA NICO PUÒ DIVENTARE IL 9 CHE MANCA. BONAVENTURA INDISPENSABILE PER RECUPERARE. LA QUALITA’ DI CASTRO ANCHE AL 50 PER CENTO

Le chiamano vittorie sporche. La Fiorentina ha vinto così col Sassuolo e come è stato ampiamente già raccontato, contava solo il risultato. Per fortuna dei viola è arrivato, allora lasciamo perdere il resto. La Fiorentina non ha fatto una partita da raccontare ai nipoti, me nemmeno il Sassuolo. E' stata una gara brutta, stop. Nel solco dello spettacolo che ormai offriamo in Italia da qualche anno. Non si tratta di dire: “ai nostri tempi il calcio era migliore”, per carità, ma la Serie A di oggi ci lascia perplessi e talvolta è un eufemismo. Ci sono pochissime partite godibili, ritmi lenti ed errori in sequenza. Ci sono calciatori che negli anni Ottanta non si sarebbero neanche spogliati. Di gare come quelle di sabato al Franchi ce ne sono parecchie in giro. Inutile tracciare al microscopio la Fiorentina, quando il convento del pallone passa questo. Le riunioni di Lega sono spese per litigare sui diritti tv, mentre invece ci sarebbe da parlare di altro. Ma non si intravedono statisti nel calcio, occorrerebbe una prospettiva più profonda. Ci lamentiamo dei calciatori, in realtà mancano le teste pensanti. Ormai è tutto chiaro. 

Torniamo ai viola. Hanno preso 3 punti, pesantissimi e hanno agganciato il Torino: un’altra squadra spesso osannata a livello mediatico, in eterno decollo, ma il volo però non lo spicca mai. Le formazioni che si dimenano nei dintorni della metà della classifica si somigliano. 

Il campionato è chiaramente diviso in tre tronconi: le prime 7  gareggiano per lo scudetto e le varie declinazioni d’Europa, quindi la parte media che va dall’Udinese allo Spezia e infine le ultime tre formazioni. Ognuno rispecchia la fascia a cui si è iscritto. E si va avanti così, tra alti e bassi. 

Come si può cambiare l’inerzia? Difficile dopo 17 turni, ma ci si può provare. Sul campo gli allenatori studiano nuove soluzioni, sempre che possano regalare qualche sorpresa vincente, mentre i club hanno il mercato di gennaio a disposizione. Una finestra storicamente non semplice da affrontare, ma con la voglia di investire e un po’ di buon fiuto qualcosa si può portare a casa. La società viola come si pone di fronte a questa sessione? Ha voglia di cercare un rinforzo oppure o no? E in quale settore? Sono queste le “domandone” che viaggiano di fronte al caffè fumante proposto dal solerte barista. Già perché alla fine il calcio è un gioco elementare per persone capaci. Non facciamolo diventare una scienza perché non lo è. Basta poco per scattare in avanti, ma bisogna averlo bene chiaro in testa. 

I viola anche col Sassuolo hanno creato alcune buone chance, ma le hanno fallite e questa non è una notizia. Semmai può esserlo invece il ritorno di Gonzalez. Argentino carico, voglioso di bruciare l’erba e correre a perdifiato. Nico ha arretrati pesanti, si vuole rifare. Vuole dimostrare che si sbagliavano sul suo conto. Gonzalez con la prestazione di sabato ha voluto dire più o meno questo: “se sto bene, vado forte”. Ha giocato, in totale, parliamo di stagione, la miseria di 389 minuti spalmati su 10 gare: ha segnato, però, già 5 gol. Ha qualcosa in più degli altri. Lo dice anche il prezzo con fu pagato un anno e mezzo fa: quasi 30 milioni compresi i bonus. Nazionale argentino, campione del Mondo anche se si è infortunato prima dell’inizio in Qatar, Nico ha estro, dribbling, un gran colpo di testa e senso del gol. Italiano ha un’idea che gli frulla da tempo nella testa, lo ha dimostrato anche col Sassuolo: vede Gonzalez pure come centravanti. L’incornata che ha dato contro gli emiliani e che ha costretto all’intervento Consigli, non è una roba da esterno, ma da 9 vero. La narrazione del calcio italiano è piena di invenzioni di allenatori visionari: Spalletti con Totti a Roma e Sarri a Napoli con Mertens, tanto per restare ai casi più eclatanti. Il tema è cogente perché Jovic si è fermato ancora ed è normale pensare che fino ad oggi non si sia integrato nel contesto tattico di Italiano. Cabral merita tanto per l’impegno, ma con i gol siamo indietro. Insomma, di fronte ad una situazione di grande criticità per l’attacco viola e in assenza, per adesso, di operazioni in entrata della società perché non provare Nico centravanti, quantomeno come alternativa. Potrebbe essere la mossa della svolta. Chissà. 

Bonaventura ha annunciato di essere vicinissimo al rinnovo di contratto. Che bello, aggiungiamo noi. Jack è uno dei calciatori di maggior qualità della rosa viola, non trattenerlo sarebbe un delitto. Farà comodo a Italiano. Attendiamo con impazienza l’annuncio ufficiale. 

Castrovilli è un’altra bella notizia. Gaetano è solo al 50 per cento, è reduce da un infortunio di rara gravità. Eppure, già con questa poca condizione il suo talento si scorge nitido. E’ mancato tanto alla Fiorentina anche se in pochi lo hanno ricordato. Sta diventando un universale, in linea col profilo del centrocampista moderno. Intercambiabile nei ruoli, costante nella qualità.