GOMEZ PIÙ VICINO, ANCHE JOVETIC... AMBROSINI QUASI VIOLA. DIRIGENTI SICURI: LA SQUADRA SARÀ FORTISSIMA

15.06.2013 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
GOMEZ PIÙ VICINO, ANCHE JOVETIC... AMBROSINI QUASI VIOLA. DIRIGENTI SICURI: LA SQUADRA SARÀ FORTISSIMA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Mario Gomez piace così tanto, da aver fatto accelerare anche mediaticamente l'operazione in viola. C'è una tale fibrillazione in città al solo pensiero di un colpo così, che le indiscrezioni si accavallano. Proviamo a capire cosa sta realmente accadendo.
La società ha parlato col giocatore, incassato da tempo il suo gradimento e intavolato il discorso più delicato: l'ingaggio. Il tedesco col Bayern ha ancora due anni di contratto per una cifra totale netta molto vicina ai 10 milioni di euro. La dirigenza della Fiorentina non può arrivare a quella soglia, ma non vuole neppure restare ingessata sotto un tetto, a forma di dogma. Se c'è un calciatore, questo ha pensato la proprietà, che fa veramente la differenza, vale la pena investirci e gli altri si devono adeguare, senza lamentarsi. Anche perché un centravanti che fa in pieno il proprio dovere alla fine dei giochi fa star meglio tutti. L'ingaggio proposto a Gomez è di 4 milioni, ma non tutti a carico della Fiorentina. Perchè? Semplice, con la via d'uscita dei diritti di immagine. I viola hanno verificato di persona che macchina da business sia Gomez, l'indotto che muove. Al club di Della Valle, più o meno, lo stipendio di Gomez costerebbe 3 milioni netti a stagione, il milione mancante sarebbe colmato dallo sfruttamento dell'immagine. Gomez ama Firenze, è conquistato dal progetto tattico di Montella e vuole sfondare anche in Italia. 
Manca solo l'ultimo tassello: la bottega Bayern è molto ricca, quindi assai cara. I bavaresi sono allergici agli sconti, adorano i contanti e per Gomez il listino balla tra i 15 e 20 milioni. Detto ciò, col Bayern la Fiorentina ancora non ha parlato, in attesa di capire cosa farà da grande Jovetic. L'eventuale cessione di JoJo fungerebbe da detonatore per l'acquisto bomba di Gomez.
Per il montenegrino,  nonostante da Torino arrivino rumors, non ci sono offerte. E i giorni passano. Va ricordato, inoltre, che se il 15 luglio il montenegrino sarà ancora in riva all'Arno, ci resterà per tutta la stagione. Dal 16 luglio, infatti, comincerà il ritiro di Moena: vietate turbative. 
A Firenze si sussurra anche che la Fiorentina potrebbe concludere prima l'operazione Gomez e poi quella legata a Jovetic. Pare molto difficile come scenario, ma attenzione ai Della Valle: loro sono capaci di sorprese inaudite, soprattutto quando devono lanciare messaggi a società rivali e a giocatori che disturbano la quiete... 
L'affare Ambrosini intriga ogni di giorno di più la Fiorentina: l'ex capitano del Milan, con un profilo professionale e morale di spessore, ieri ha mandato un bacione a Firenze. Gli uomini dei Della Valle hanno gradito molto queste dichiarazioni e ci stanno lavorando. Un altro vantaggio sta nel procuratore: ex viola, tifoso, Moreno Roggi ha ottimi rapporti con la Fiorentina. Lui sta recitando un ruolo importante. Ambrosini sarebbe un innesto ottimo nello spogliatoio viola e la sue esperienza internazionale sarebbe di grande utilità. Molto dipenderà dalla richieste economiche del centrocampista e anche dal parere definitivo di Montella, ma la sensazione dopo le parole di ieri Ambrosini è che sia quasi viola.
Probabilmente i tifosi dovranno avere un po' di pazienza: questo è un mercato delicato perché il lavoro da portare avanti è di rifinitura. Servirà tempo. Non solo: Pradè è impegnato molto anche sul fronte delle cessioni. Giocatori in esubero e tanti giovani da mandare a giocare. Stabilito, poi, che Viviano, Llama, Sissoko, Migliaccio e Larrondo non saranno riscattati. Ma i dirigenti sono convinti; mai come adesso nella stanze viola si era respirato un ottimismo così pesante. Si percepisce la convinzione della grande competitività. "Faremo una squadra fortissima...", ecco il mantra che viene ripetuto fuori dai taccuini. Firenze attende fiduciosa. 

Mario Tenerani

 

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