FIORENTINA, L'INIZIO E' PROMETTENTE. BARAK, IL PROFILO PERFETTO PER ALZARE LA QUALITA' IN MEZZO AL CAMPO. TURN OVER E ROTAZIONI, LE SCELTE CHE POSSONO FARE LA DIFFERENZA
Ci sono ancora diversi aspetti da migliorare, situazioni da correggere, sbagli da esaminare per non ripeterli nel futuro più immediato. Nulla di preoccupante, anche alla luce del fatto che la stagione ufficiale è appena iniziata e ci può stare che gli automatismi non sono perfetti. Tuttavia, al netto delle correzioni da apportare, l’inizio della Fiorentina è stato buono e le vittorie contro Cremonese in campionato e Twente nell’andata del play off di Conference League confermano che ci sono tutte le condizioni per fare bene nel corso dell’annata. Due successi diversi fra loro, che hanno mostrato i volti differenti della squadra di Italiano: la voglia di provare a vincere ad ogni costo; la capacità di saper soffrire quando le energie sono venute meno, come accaduto nella ripresa nella sfida con il Twente. Qualità di rilievo da confermare nelle prossime due trasferte, dove sarà fondamentale dare continuità ai primi due risultati positivi. Vietato dare priorità al viaggio in Olanda in casa del Twente piuttosto che alla sfida del Castellani contro l’Empoli. Le grandi squadre diventando tali a partire dall’atteggiamento, dalla mentalità. E quella giusta dev’essere legata alla volontà di ottenere il massimo da entrambe. Chiaro che centrare l’accesso alla fase a gironi della Conference è un passaggio fondamentale della stagione. Darebbe lustro al progetto che sta portando avanti il club, oltre che a rendere merito a quanto di buono fatto da Vincenzo Italiano, dal suo gruppo di lavoro e dai suoi giocatori.
Rosa che in tal senso è pronta per essere ampliata. L’allenatore aveva chiesto un ultimo sforzo in materia di mercato e sarà accontentato con il centrocampista di qualità, bravo negli inserimenti, che mancava per definire la sua Fiorentina. I prossimi giorni infatti saranno importanti per completare l’operazione già impostata con l’Hellas Verona per Antonin Barak. Il giocatore ha già dato la sua disponibilità ad accettare la proposta dei Viola che sono pronti ad assicurarsi uno dei migliori interpreti del ruolo negli ultimi due tornei di A. Tatticamente, per quelle che sono le sue caratteristiche, è il profilo ideale per completare il centrocampo. Nello scorso campionato con il Verona di Tudor ha toccato livelli altissimi sotto diversi punti di vista: in 30 presenze ha messo insieme 11 gol, 4 assist e giocate di primo livello. Sotto la gestione Italiano ha tutto, almeno in partenza, per replicare (se non migliorare) il suo score personale.
Con il probabile innesto di Barak la Fiorentina si candida ancor di più a recitare un ruolo da protagonista in tutte le competizioni in cui è impegnata. Il percorso è molto lungo, ed il poter contare su una rosa lunga e con alternative di qualità in tutti i ruoli è un aspetto fondamentale. Tuttavia, pur dovendo necessariamente fare ricorso alle rotazioni, almeno in partenza servono delle gerarchie chiare. Potrebbe essere il tasto dolente della vicenda. Ad esempio: chi è il portiere titolare della Fiorentina? Gollini o Terracciano? L’alternanza in un ruolo così delicato potrebbe non essere un bene. Idem per il ruolo di prima punta, dove Jovic (in campionato) e Cabral (in coppa) sono partiti molto bene trovando subito il gol. Anche una sapiente gestione dei cambi e del turn over farà la differenza all’interno di un’annata iniziata sotto i migliori auspici.