ECCO PERCHÉ È CAMBIATO IL MERCATO VIOLA. PARISI, INFANTINO E BELTRAN: SEGNALI FORTI. OCCHIO A BERARDI NELL’ULTIMA SETTIMANA… ZANIOLO VERSO LA JUVE, LA FIORENTINA IN SCIA. ADESSO C’È DA SISTEMARE LA DIFESA
E’ una bella estate per la Fiorentina, finalmente. Ci voleva. L’entusiasmo è tornato, il miglior carburante possibile. Il mercato e’ tutt’altro che finito, ma i viola sono a buon punto e soprattutto ciò che è stato fatto fino ad oggi ha convinto quasi tutti. Fiorentina movimentista in questa calda estate, seconda forse solo al Milan. Ma che è successo rispetto al passato?
E’ la grande domanda che gira da un ombrellone all’altro. La società viola ha cambiato marcia, è nata una nuova filosofia. I dirigenti hanno capito che bisognava investire nei giovani talenti diminuendo le spese per quei calciatori che alla distanza non avrebbero potuto rendere molto. Oggi, molte società per non dire tutte, sanno che devono essere pronte a vendere, se si presenta l’occasione, anche il miglior pezzo. A patto di reinvestire subito i proventi per ripartire di slancio. Ma per fare questo occorre, in precedenza, aver comprato non bene, ma benissimo. E’ una dinamica chiara.
Parisi, Infantino e Beltran sono il segnale che la Fiorentina ha invertito la rotta. Parisi, Infantino e Beltran, rispettivamente 23enne, 20enne e l’ex River 22enne, hanno davanti una prospettiva di crescita e di carriera a Firenze. Speriamo che restino più a lungo possibile, ma se uno dei tre, ad esempio, tra 3-4 anni regalerà un grande incasso con quelle risorse la società potrà continuare ad investire. Ma se non compri calciatori così il ciclo si interrompe e non vai da nessuna parte.
Senza squilli di tromba o iperboli care ai professionisti dell’ottimismo di plastica, sottolineiamo con piacere una nuova politica della Fiorentina. Di sicuro nel calcio non c’è niente, ma questa strada si mostra molto interessante.
Ci sono i prodromi per assistere ad una grande stagione.
Un’altra sottolineatura riguarda la condotta della dirigenza: l’aver tenuto botta all’assalto deciso (ma di poche ore) della Roma su Beltran, è un altro indicatore di come l’aria stia cambiando. Forse in altri tempi sarebbe finita diversamente.
La narrazione della bella estate non può e non deve finire qui: intanto c’è da sistemare la difesa. Dopo la partenza di Igor è arrivato l’esperto Mina che pur a secco di presenze nell’ultima stagione può dare una mano al reparto. Ma non basta: ci vuole un titolare di peso da affiancare a Milenkovic.
La ricerca è costante e non semplice. Si guarda molto all’estero, non potrebbe essere altrimenti.
La porta è sistemata, così come l’attacco, mentre a centrocampo tutto ruota intorno alla vicenda Amrabat: parte o no il mediano viola? La situazione è in stallo, ma da un momento all’altro può mutare. Se va via, la Fiorentina deve trovare un centrale da sistemare davanti alla terza linea: si era parlato di Vera e anche di Hhjulmand, poi quest’ultimo è finito allo Sporting. Questo per spiegare come si muovono le caselle del mosaico viola.
C’è ancora profumo di grandi colpi, magari legati a partenze eccellenti. Gonzalez è saldamente dentro la Fiorentina, ma se arrivasse una proposta indecente la società dovrebbe considerarla. E allora in quel caso Berardi, mai scomparso dai radar viola, potrebbe tornare in auge. Del resto da giorni il suo nome ha ricominciato a circolare negli ambienti del mercato. Occhio, può accadere ancora di tutto. Così come Zaniolo: non è stato convocato dal Galatasaray per il debutto in campionato, c’è la Juve addosso all’ex giallorosso, ma la Fiorentina è in scia. Come un sottomarino, pronto a riemergere. I tifosi viola sono tornati a sorridere e ieri sera sono andati in 8mila ad applaudire la Fiorentina vittoriosa 7-1 nell’amichevole col Sestri Levante. E’ tornato l’entusiasmo. Vi pare poco…?