È LA SETTIMANA DELLA JUVE, LA FIORENTINA SI AGGRAPPA AL SUO PUBBLICO PER SOGNARE L’IMPRESA. LA SOSTA AIUTA RIBERY, CONTRO RONALDO UNA SFIDA DA CHAMPIONS. MANCINI E L’ASSIST PER COMMISSO: LA SFIDA CONTRO I PIÙ FORTI PUÒ ESALTARE CHIESA

08.09.2019 00:00 di  Leonardo Bardazzi   vedi letture
È LA SETTIMANA DELLA JUVE, LA FIORENTINA SI AGGRAPPA AL SUO PUBBLICO PER SOGNARE L’IMPRESA. LA SOSTA AIUTA RIBERY, CONTRO RONALDO UNA SFIDA DA CHAMPIONS. MANCINI E L’ASSIST PER COMMISSO: LA SFIDA CONTRO I PIÙ FORTI PUÒ ESALTARE CHIESA

È la settimana della Juve, la più bella dell’anno, quella della sfida ai più forti e del cuore che pompa a mille, sognando la grande impresa. La Fiorentina si aggrapperà al suo pubblico, il Franchi (nonostante l’orario beffardo) sarà stracolmo e i cori della Fiesole rimbomberanno forte nelle orecchie dei protagonisti. Ci sarà anche Rocco e questo naturalmente renderà l’ambiente ancora più entusiasta. Il feeling tra Commisso, Barone e la città è qualcosa di difficilmente descrivibile, Joe anche ieri si è mischiato tra la gente e questo fa la differenza, soprattutto se paragonato alla freddezza di fondo dei Della Valle. La luna di miele insomma continua e questo non potrà che far aumentare l’adrenalina e aiutare la squadra, ancora bisognosa di tempo per conoscersi ed entrare in forma. 

Per una volta però la sosta potrebbe dare una mano: Montella avrà tempo di pensare a come dare equilibrio alla sua Fiorentina e gente come Ribery potrà spingere sull’acceleratore per mettere minuti nelle gambe. Proprio lui, FR7, sarà l’arma da giocare contro la Vecchia Signora. Montella lo vorrebbe in campo da subito e lui ovviamente sarebbe felicissimo di debuttare dal primo minuto contro i campioni. Ribery contro Cristiano Ronaldo sarebbe una sfida da Champions, un Pallone d’Oro contro un funambolo che quel premio lo ha solo sfiorato: tanta roba per davvero. Tutto però dipenderà da questi giorni di allenamento ai campini, Frank si è allenato da solo tutta l’estate e se non dovesse dare garanzie fisiche, meglio tenerselo buono come riserva di lusso, magari da buttare dentro per spaccare la partita nel finale. Vedremo. Di sicuro, con lui in campo, anche Chiesa potrebbe esaltarsi. Fede a proposito è giù di tono, Mancini su di lui è stato chiarissimo: “Ritrovi il sorriso, la Fiorentina è una grande squadra”. È un assist clamoroso a Commisso, una specie di monito per rimettersi in moto e ricominciare a pensare solo al campo. L’Europeo è ormai alle porte e il Mancio, l’estate prossima, ha bisogno di un Chiesa al massimo. Il futuro può attendere, il rinnovo di contratto (comunque complicato) pure, ora conta solo giocare. E tornare Chiesa. Quello che spezza in due le difese e brucia gli avversari. La sfida alla Juve potrebbe diventare il suo trampolino: per scuotersi servono notti così, serve sfidare i campioni e dimostrare di poter fare la differenza anche contro i più forti. L’estate tormentata e la preparazione iniziata in ritardo (e sotto il sole cocente americano) non l’hanno aiutato, ma come detto la testa conta più delle gambe: goditi il Franchi allora, Fede. Non c’è medicina migliore per scacciar via i cattivi pensieri. In settimana poi Montella potrà studiare anche Pedro, che tutti dicono possa diventare un grande cannoniere anche in Europa: sabato mi aspetto Vlahovic dall’inizio, ma se il brasiliano dimostrasse di aver superato l’infortunio, potrebbe essere un altro asso nella manica da usare durante la partita. Poi c’è la curiosità di capire cos’ha in mente Montella: insisterà sul centrocampo a tre snaturando Pulgar o rinuncerà a un mediano per inserire Caceres e giocare a tre dietro? Contro Ronaldo & C. logica vorrebbe di dare copertura a Dragowski, ma più che i numeri conterà l’atteggiamento di squadra. La Fiorentina finora è stata bellina e organizzata quando ha avuto la palla, ma totalmente scombinata quando è stata aggredita. Con la Juve (come contro il Napoli) ogni piccolo errore sarà pagato a caro prezzo. Squadra corta allora, ritmo altissimo e continui raddoppi di marcatura sui fuoriclasse di Sarri. Solo così si può pensare all’impresa. Naturalmente prendendo energia dall’amore della città. E da uno stadio che canterà dall’inizio alla fine. 

A proposito di stadio, si parla tantissimo del nuovo Franchi. Il rendering non l’abbiamo ancora visto, ma se le indiscrezioni saranno confermate, l’archetto Casamonti sta pensando a un progetto davvero bellissimo. Personalmente faccio ancora il tifo per uno stadio nuovo, funzionale e in grado di fare la differenza anche nei conti del club. Il Franchi però è casa, è una specie di cordone ombelicale con i ricordi, con la passione e l’amore viola. E se un lifting dovesse farlo ringiovanire per davvero, forse varrebbe davvero la pena di allungargli la vita.

Franchi o no, Rocco ha dato ampio mandato di arrivare alla soluzione sullo stadio e sul centro sportivo: è la garanzia che la Fiorentina è sulla strada giusta. Per tornare grandi servirà tempo, ma le premesse ci sono. Time & confidence, tempo e fiducia. E pazienza se dovremo sopportare ancora qualche mese di difficoltà. Intanto Firenze è tornata ad alzare la testa. La Juve se ne accorgerà.