DE PAUL SI AVVICINA MA RESTANO ALTRI OBIETTIVI. BIRAGHI VIA, MA PER POLITANO È LA SETTIMANA DECISIVA. COL MONZA PRIMA UFFICIALE
Schermaglie di mercato, tatticismi, finte, dribbling, veroniche… Ci sta tutto adesso, siamo entrati nella fase più calda. La Fiorentina lascerà passare questo fine settimana ferragostano per ributtarsi nella mischia da lunedì, quando le trattative entreranno nella fase decisiva. Qualcosa è stato fatto, altrettanto dovrà maturare. Ci sono priorità, una di queste è l’attacco. Piace De Paul, eccome se piace. Non da ora, da un po’. Pradè conosce l’argentino, l’ha avuto a Udine. È un vecchio obiettivo viola: poteva arrivare un’estate fa, ma poiché costava molti milioni l’allora dirigenza strambò su Pjaca in prestito. Il finale della storia è noto a tutti. Sorvoliamo, l’aria è cambiata. In meglio.
De Paul ha molte qualità, non ultima la flessibilità. Esterno o trequarti, all’occorrenza, non ci sono problemi. Unico difetto, il costo. Il suo listino parte da 40 milioni, francamente troppi, ma difficilmente scenderà sotto i 30… In Friuli sanno fare gli artigiani, la bottega è cara per antonomasia, ma sanno dare valore ai soldi, li pesano. Alla fine della fiera l’affare De Paul potrebbe convenire a tutti: a chi compra, sicuro, ma anche a chi vende. L’argentino vuole Firenze, è lì che attende un segnale. Anche di fumo. Tra poche ore la manovra entrerà nel vivo, la sensazione è che De Paul si stia avvicinando sempre di più alla Fiorentina. Sarebbe un grande investimento.
Restano in piedi anche gli altri obiettivi, più o meno difficili da raggiungere: pensiamo a Ribery, un sogno, ma anche a Suso, attualmente blindato dal Milan, anzi da Giampaolo.
Politano è un altro sotto i riflettori: piace anche lui molto ai viola, ma il suo acquisto non è semplice. L’Inter però cerca Biraghi e al di là di varie pedine che possano essere inserite nell’operazione, l’unica che interessa veramente al club viola è Politano. Anche questa pista va seguita con attenzione perché potrebbe regalare sviluppi positivi.
Ci sono altri nomi, per altri ruoli, che sono seguiti e che potrebbero rivelarsi giusti. In difesa Bonifazi non è solo nei pensieri della Fiorentina. Senza dimenticare il centrocampo: in quel reparto i dirigenti cercano un uomo di gran qualità.
Intanto Rocco Commisso sta per vivere da presidente la prima sfida ufficiale da quando è sbarcato a Firenze, il 6 giugno scorso.
Buffo che il suo primo avversario sia un imprenditore come Berlusconi, uno scontro tra giganti. Il Monza vuol dire tanto, in questo momento tutto: la Fiorentina deve partire bene, non ci sono alternative. Pronti, via, si comincia. Finalmente.