DAL MERCATO AL MERCATO: TRE MESI PER CAPIRE DOVE INTERVENIRE. BADELJ RISCHIA IL POSTO, TROPPI CALI DI CONCENTRAZIONE. CAPITOLO RINNOVI: PER BORJA E GONZALO LA STRADA È IN SALITA. BABA MERITA MOLTO PIÙ SPAZIO

06.10.2016 00:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
DAL MERCATO AL MERCATO: TRE MESI PER CAPIRE DOVE INTERVENIRE. BADELJ RISCHIA IL POSTO, TROPPI CALI DI CONCENTRAZIONE. CAPITOLO RINNOVI: PER BORJA E GONZALO LA STRADA È IN SALITA. BABA MERITA MOLTO PIÙ SPAZIO

Sosta per gli impegni delle Nazionali e inevitabilmente si torna a parlare di calciomercato. La Fiorentina ha raccolto soltanto otto punti nelle prime sette giornate, anche se la gara contro il Genoa dovrà essere terminata, e al rientro dallo stop i viola dovranno cambiare passo, per non rischiare di precipitare nell'anonimato. Paulo Sousa avrà una bella gatta da pelare, perché non sarà facile ritrovare la serenità se non arriveranno subito i risultati, ma intanto si cominciano a tirare le prime somme, dopo un mese e mezzo di stagione. I due Carlos, Sanchez e Salcedo, sono le note positive dell'inizio di campionato, con Pantaleo Corvino che, ancora una volta, è riuscito a portare buoni giocatori praticamente a costo zero, ma se da una parte il direttore generale gigliato può sorridere, dall'altra non si può dire lo stesso, visto che i giovani Kevin Diks, Bartlomiej Dragowski, Hernan Toledo e Ianis Hagi non sono mai stati utilizzati, né in Serie A né in Europa League. A gennaio nel portafoglio del dirigente di Vernole non ci sarà liquidità, come annunciato in più di un'occasione dal presidente esecutivo Mario Cognigni e per questo lo stesso Corvino dovrà tornare a condurre trattative a costo zero, in una finestra di trasferimenti storicamente più difficile rispetto a quella estiva.

I prossimi tre mesi saranno per forza di cose decisivi, sia per quel che riguarda i risultati che in funzione del mercato, perché il quattordicesimo posto in classifica ancora non preoccupa, e non potrebbe essere altrimenti, ma se le cose non cambieranno si dovrà correre ai ripari. In varie partite alcuni giocatori hanno avuto troppi cali di concentrazione, e il pensiero va subito a coloro che durante la scorsa estate non sono stati accontentati. Uno su tutti è certamente Milan Badelj, con il suo contratto in scadenza nel 2018 e pronto a fare le valige in qualsiasi momento. Tolta la gara contro la Roma, dove sicuramente è stato tra i migliori, il centrocampista croato non si è ripetuto sui livelli dello scorso anno e adesso, con il rientro a pieno regime di Matias Vecino, rischia il posto. Mancherebbero le sue geometrie, ma i tanti errori, che mettono in difficoltà la squadra, rischiano di complicare troppo i piani di una difesa che non può permettersi il lusso di subire i contropiedi avversari.

I casi più spinosi di questi mesi riguardano però senza dubbio i rinnovi di Borja Valero e Gonzalo Rodriguez. La strada è in salita, perché la loro carta d'identità sta facendo riflettere eccome la Fiorentina, ma se entrambi dovessero lasciare Firenze, l'argentino al termine di questa stagione, e lo spagnolo nel 2019, sempre che porti a termine il suo attuale contratto, la loro assenza si farebbe sentire eccome, in campo, nello spogliatoio, ma anche e soprattutto nella mente dei tifosi, che non la prenderebbe bene e che potrebbero contestare duramente la proprietà. L'appuntamento è rimandato alla seconda parte della stagione, ma il vento che si respira ha tutta l'aria della tempesta.

Infine il capitolo legato a Babacar. Il senegalese durante la scorsa estate è stato dato molto spesso come partente, ma la giusta offerta, sia per lui che per la Fiorentina, non è mai arrivata e il numero 30 viola si è messo a completa disposizione di Sousa, che non lo ha però quasi mai mandato in campo dal primo minuto. Kalinic è troppo solo in attacco, lo stesso Babacar è un cecchino quasi infallibile in area di rigore e per questi motivi Sousa non potrà fare altro che concedergli alcune chance, anche perché il reparto avanzato viola sta facendo tantissima fatica in questo avvio di campionato. Tre mesi importanti, fondamentali, per una Fiorentina che deve cambiare marcia, altrimenti la faccenda si complicherebbe davvero tanto.