CUTRONE, È IL PRIMO COLPO. OGGI GIORNO DECISIVO. RITORNO SU PRAET. DUNCAN E JESUS SEMPRE NEL MIRINO, MA LE IDEE DI ROCCO COMPLICANO IL MERCATO: I GIOCATORI CHE VUOLE LUI NON SONO IN VENDITA. CHIESA, CONTRATTO SENZA CLAUSOLA

07.01.2020 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CUTRONE, È IL PRIMO COLPO. OGGI GIORNO DECISIVO. RITORNO SU PRAET. DUNCAN E JESUS SEMPRE NEL MIRINO, MA LE IDEE DI ROCCO COMPLICANO IL MERCATO: I GIOCATORI CHE VUOLE LUI NON SONO IN VENDITA. CHIESA, CONTRATTO SENZA CLAUSOLA

L’amarezza per come è venuto il pareggio è grande. Ovvio. Una vittoria avrebbe cambiato immediatamente il corso di una stagione maledetta, ma siamo seri, prima della partita di Bologna tutti avrebbero firmato per un punto. Ora invece sento in giro troppi schizzinosi, cosa pensavate che Iachini fosse l’erede di Guardiola? Il suo calcio è questo, essenziale: difesa e contropiede, grinta, aggressività, praticità. Del resto l’hanno preso per salvare la Fiorentina mica per fare lezioni a Coverciano, e per di più lavora soltanto da una settimana su una squadra triste e spenta. L’ha rianimata e non è poco, l’ha fatta tornare a correre e lottare, ha ridato coesione, preso un punto fuori casa e sinceramente non c’era da aspettarsi di più.

Il pareggio regalato a pochi secondi dalla fine? Fa male, malissimo, ma fa parte anche dei limiti di questi giocatori e di questa squadra, non mi meraviglio di certi errori individuali e di certe disattenzioni collettive nel finale di una gara difensivamente molto dispendiosa. E’ mancata lucidità. Ma ci sarà ancora da lavorare e da soffrire molto per vedere qualcosa di più e di meglio dopo quattro mesi buttati via al capezzale del calcio superato e delle idee di Montella.

E per tirarsi fuori CI SARA’ DA SPENDERE SUL MERCATO. L’ho scritto in maiuscolo perché si legge meglio. “Frugati”, l’abbiamo detto mille volte a Diego. E anche se Rocco ci piace, è tutta un’altra storia e c’è un altro clima, è ora che anche lui faccia investimenti per comprare giocatori veri perché altrimenti non si uscirà tanto in fretta da una classifica molto scivolosa.

Il primo colpo sarà Cutrone. L’accordo con il giocatore c’è da almeno dieci giorni, come vi avevamo anticipato. E’ alle battute finali anche la trattativa con il Wolverhampton che potrebbe chiudersi oggi. Agli inglesi andranno due milioni per il prestito fino a giugno. Per il riscatto obbligatorio la Fiorentina ha proposto quindici, il Wolver chiede diciotto, si sta ragionando sui bonus e su una eventuale percentuale sulla rivendita, non ultimo allungando il prestito al 2021. Si spera comunque di poter chiudere in fretta per mettere il giocatore a disposizione di Iachini già da domenica prossima contro la Spal. Anche ieri è apparsa evidente la difficoltà nella manovra offensiva, le uscite non hanno quasi mai funzionato. Vlahovic è un giocatore potenzialmente fortissimo e la Fiorentina fa bene a tenerlo e puntarci per il futuro, prima o poi esploderà, ma oggi deve ancora lavorare molto sui movimenti, sulla mentalità e sull’aggressività. E se è vero che anche Cutrone è giovane (ha compiuto 22 anni da pochi giorni), è altrettanto vero che ha già all’attivo una stagione in doppia cifra in serie A col Milan, molti gol in Europa League, è più pronto e più adatto anche al gioco di Iachini. Comunque una soluzione e una validissima alternativa per l’allenatore, che oggi non esiste visto che Pedro è stato bocciato anche da Iachini e andrà in prestito, forse in Turchia. La decisione sarà presa appena arriverà Cutrone.

E dopo l’attaccante? E’ ovvio che serva di sicuro un centrocampista di gamba, che unisca qualità e quantità. Forse anche due se Badelj da oggi sarà considerato solo la riserva di Pulgar. Le idee ci sono e portano al solito Duncan (chiesto da Iachini), ma il Sassuolo (per ora) non vuole venderlo e nel caso non si muove da una quindicina di milioni. Si parla anche del solito Meitè, ma il Toro non vuole giocatori (Badelj?), solo cash. E allora ecco che Pradè sta tornando a guardare in Inghilterra per il vecchio sogno Praet. Magari, commenterà qualcuno. Già. Però è il presidente Commisso che ha alzato l’asticella e (se volete) complicato il lavoro del direttore sportivo. Ieri Rocco è stato chiaro: "Voglio giocatori che non siano buoni soltanto per sei mesi, ma anche per il futuro". Che tradotto potrebbe anche intendersi voglio giocatori veri.

Con la sua mentalità lo Zio d’America non ha voglia di prendere giocatori in prestito magari buttando due-tre milioni nelle casse di qualche altra società, non vuole prendere scarti per tappare dei buchi. Il ragionamento non fa una grinza, ma la domanda a questo punto e un’altra: Rocco sa che trovare giocatori del genere nel mercato di gennaio è complicatissimo? E, soprattutto, sa che se vuoi quei giocatori a volte costano anche più del prezzo normale?

La frase comunque va interpretata. Di sicuro chi non vorrebbe giocatori di quel tipo, mi dispiacerebbe però (ma non voglio fare il maligno) se succedesse come in estate con De Paul. L’Udinese non l’ha venduto? Quei trenta milioni non sono stati spesi. Con la stessa logica se in gennaio non ci sono giocatori buoni, che piacciano a Rocco, allora non si compra nessuno?

Qualcuno deve far capire al Presidente che questa squadra invece ha bisogno assoluto di un sostengo dal mercato e pazienza se alla fine saranno soltanto rimedi o pezze. Sia chiaro, anche a me prendere Jesus (esempio) scarto dell’Inter e della Roma non fa impazzire, ma se non ci sono soluzioni più favorevoli anche Jesus può dare il suo contributo e in questo momento essere utile. Se poi Rocco vuole davvero mettere tanti soldi e Pradè sarà bravo a centrare certe operazioni, chapeau per tutti. Ma in questo momento serve del sano realismo e come diceva il proverbio della nonna, a volte è meglio un asino vivo di un dottore morto. Il cambio dell’allenatore non basta, l’organico va rafforzato.

In fiduciosa attesa, con l’arrivo di Iachini intanto è cresciuto Chiesa. Il lavoro extra durante le vacanze ha dato modo a Federico di recuperare dall’infortunio e di ritrovare forma e serenità. Sta tornando, l’abbiamo rivisto con la grinta e la voglia. Il gioco di Iachini che gli consente di andare libero, in velocità, negli spazi tornerà a esaltare le sue caratteristiche. E presto ci sarà la fase due del ritrovato rapporto con la proprietà. E’ previsto, ma si sapeva dal giorno dell’incontro Rocco-Enrico, il rinnovo del contratto con ingaggio attorno ai quattro milioni netti. Più o meno come Ribery. Nessuna clausola rescissoria, ma l’impegno di andare avanti assieme. Fiorentina e Chiesa decideranno i prossimi passi, orizzonte aperto anche alla eventuale cessione se arriverà l’offerta giusta, favorevole per la società e per il giocatore. Rocco ha capito che il calcio oggi è anche questo, devi essere bravo a fare affare che ti conviene e cogliere l’attimo, le bandiere non esistono più. Se avesse venduto Chiesa l’estate scorsa a settanta milioni e con quei soldi avesse rifatto la squadra con 4-5 giocatori forti, probabilmente oggi la Fiorentina sarebbe a lottare per l’Europa League.