CONTE VUOLE BERNARDESCHI. L'ESTERNO D'ATTACCO È IL SUO RUOLO. SOUSA INSISTERÀ SU DI LUI. KALINIC O BABA CONTRO L'ATALANTA? IN VANTAGGIO IL CROATO. STADIO: LA PACE CON RENZI DICE MOLTO
E’ vero che se Firenze non si dividesse non esisterebbe. Se Firenze non discutesse non sarebbe Firenze. Ora va di moda discutere Bernardeschi, ma non mi meraviglio, ricordo bene che anche Batistuta all'inizio per qualcuno fu solo il nuovo Dertycia. L’ultima che ho sentito su Bernardeschi è di poche ore fa, un tifoso mi ha scritto più o meno così: ma non ti accorgi quanto è scarso? Ha giocato bene solo nel Crotone in serie B.
Ebbene, non sono il procuratore di Bernardeschi, non lo conosco e l’unica cosa che abbiamo in comune è la provincia di nascita: Massa Carrara. Siamo conterronei, direbbe qualcuno. Chissenefrega, aggiungo io. Non è certo questa vicinanza casuale che mi fa parlare bene di Bernardeschi, soltanto chi ragiona per partito preso, per simpatie o antipatie, non può non riconoscere che questo ragazzo è un talento da coltivare con ampie possibilità di diventare un giocatore molto importante.
Ha forza fisica, struttura atletica, salta l’uomo, ha tiro, corsa e generosità, tatticamente disciplinato: i fondamentali non mancano e non da oggi.
E allora? Semplicemente Bernardeschi sta pagando un appannamento atletico e mentale successivo agli Europei che l’hanno coinvolto oltremisura sia fisicamente che psicologicamente. Deve ritrovare la sua dimensione, deve ricominciare a ragionare con umiltà, a lavorare duro per migliorarsi. Il percorso per diventare qualcuno è appena cominciato e quelli che più gli stanno vicino dovrebbero aiutarlo a capire che anche Messi ha i piedi per terra e il giorno che li alzerà sarà molto meno Messi di oggi.
Detto questo, Bernardeschi per la Fiorentina è un diamante grezzo, da lucidare. Di sicuro i cambi di ruolo non lo hanno aiutato, un po’ di confusione nella sua testa c’è, ma nel calcio sono cose normali. Credere nelle sue qualità è obbligatorio e anche se Sousa mi è sembrato eccessivo nel portare in piazza la situazione (panni sporchi in famiglia no?) Bernardeschi deve essere un punto fermo di questa squadra.
E’ probabile che io non capisca niente di calcio, ma sapete chi è andato a vedere Conte domenica due ottobre nello stadio del Torino? Federico Bernardeschi
Dopo averlo portato in Nazionale, ora Conte si sta convincendo che un giocatore così sia adattissimo al campionato inglese, possa diventare un esterno importantissimo. Tempo fa anche Ancelotti aveva mandato degli osservatori del Bayern.
E noi siamo qui a discutere Bernardeschi. Magari sarebbe logico chiedergli di più, pretendere lavoro e lavoro, ma questa è l’ora di dargli un posto e soprattutto un compito fissi per specializzarlo in quello che sa fare meglio.
Per me ha in incubazione molte somiglianze con Robben, tanto per capirci e con i dovuti distinguo. Di sicuro è meno veloce, ma partendo dalla linea esterna destra, può saltare l’uomo, accentrarsi, cercare la porta con il sinistro o chiedere l’uno-due. Quella è la sua posizione, non trequartista, non seconda punta. E tra lui e Tello mille volte lui, non fosse altro che l’interesse della Fiorentina è quello di valorizzarlo.
Ho cominciato con Berna pensando a Fiorentina-Atalanta, proprio perché sento troppe campane stonate e anche perché ho la sensazione che Sousa voglia ripartire con la squadra dei titolarissimi che l’anno scorso hanno conquistato la vetta della classifica. Bernardeschi c’era e quasi sicuramente partirà titolare nel ruolo di esterno destro anche domenica prossima. Per Tello ci sarà l’Europa League il giovedì successivo.
Ma il dualismo lo allargo anche al centravanti. Avuta la conferma che l’allenatore vuole andare avanti con il 3-4-2-1, magari cambiando degli schemi e non il modulo tattico, chi sarà l’unico attaccante? La gara con l’Atalanta si preannuncia molto fisica e allora penserei a Babacar, ma serve anche molta intelligenza tattica e movimento senza palla. Credo che alla fine giocherà Kalinic con Baba pronto per il giovedì di Europa League.
Del resto se Corvino e Sousa hanno deciso di puntare sulla squadra dell’anno scorso, il recupero di Kalinic è fondamentale.
Vedremo, mancano tre giorni e le valutazioni finali dovranno essere fatte anche in base al recupero atletico di molti nazionali. Vecino e Sanchez, ad esempio, torneranno soltanto oggi.
L’attenzione di tutti, società compresa, in questo giorni è proprio focalizzata alla gara di domenica e alle prossime tre-quattro partite che potrebbero cambiare il corso di un campionato sbiadito. Corvino è il primo ad arrivare in sede e l’ultimo ad andar via, Sousa fa lo stesso al campo e tutti e due si sentono continuamente. Sabato a dare la forse arriverà anche Adv. C'è la logica tensione per ripartire dopo una sosta troppo lunga.
Il mercato e i rinnovi possono attendere. Come già detto, Badelj è stato congelato, non andrà al Milan. Con Gonzalo si parlerà a fine mese. Jovetic era solo un sogno d’estate al quale io non ho mai creduto e non arriverà, statene certi. Il resto è molto legato al futuro e soprattutto allo stadio.
La mia sensazione è sempre la stessa: la Cittadella Viola è il punto di snodo. Se non si farà molto probabilmente Ddv (tanto decide lui) darà l’ordine di sbaraccare e di vendere al miglior offerente (ammesso che ci sia). Se, invece, si dovesse fare, con la possibilità di nuove risorse aggiuntive, la situazione potrebbe cambiare e comunque con la licenza edilizia in mano la prospettiva muterebbe. A quel punto si potrebbero decidere investimenti o in caso contrario comunque potrebbero arrivare acquirenti più decisi a rilanciare, consentendo così ai Dv di rientrare dei 250 milioni circa sbordati fino ad oggi in 14 anni di Fiorentina.
In ogni caso non mi sembra che in casa Dv ci sia nessuno che si spelli le mani dall’entusiasmo, al di là delle parole. E' vero che si punta a un titolo, ma lo sento dire da dieci anni.
La fase di stanca potrebbe ritrovare vigore solo con la recuperata intesa con Renzi. Tra Ddv e Renzi nel recente passato sono corse anche parole dure, le foto assieme a Casette d'Ete devono far felici Firenze e i tifosi. Le larghe intese (anche politiche) possono fare soltanto il bene della Fiorentina.