CHE EMOZIONE NEL BRONX: ITALIANI COMMOSSI PER I VIOLA. COMMISSO VUOLE INVESTIRE E NON MOLLA CHIESA
Bastava guardare l’espressione dei viola, giocatori, staff, Montella, dirigenti, Antognoni in testa per capire quello che stavano vivendo. Anche chi scrive è travolto dall’emozione: la comunità italiana del Bronx ha accolto la Fiorentina come un tempo gli emigranti abbracciavano i loro cari quando non li vedevano da tempo. Molte regioni d’Italia rappresentate e anche qualche toscano di vecchia e nuova militanza a stelle e a strisce.
È stata una esperienza unica, davvero, sul piano emotivo. Usciamo tutti più ricchi dall’amore dei nostri connazionali, dalle sensazioni provate e trasferite a chi non aveva mai visto nel Bronx una squadra italiana al completo.
Si sono spesi i viola, tutti, e anche il loro presidente, Rocco Commisso. La festa era per lui, compaesano tra i compaesani, umile tra gli umili, uguale a loro anche se Rocco ha sfondato. Ma questo non gli impedisce di restare quello di sempre, mentre abbraccia la cugina e saluta il parrucchiere di una volta. Rocco ha giocato una partita da quanto si e’ impegnato, non ha negato un selfie o un saluto, nonostante un caldo, vi assicuriamo, incredibile. Sembrava di essere dentro un film, mentre era tutto vero. Rocco felice di aver mostrato a tutti i suoi amici la sua ultima creatura, la Fiorentina. Abbiamo visto piangere i nostri italiani, li abbiamo visti spellarsi le mani per applaudire Antognoni, il più famoso a questa latitudine. Rocco ha ricordato il Mundial ‘82 e la gente ha risposto.
È stata una giornata con poco calcio e tanta vita.
Rocco ha parlato alla fine di questa maratona anche con i giornalisti presenti. Ha spiegato l’emozione per la visita nel Bronx e ha detto che “i soldi ci sono e l’intenzione di spendere pure”. Barone, che era accanto a lui, ha aggiunto: “I primi volti nuovi ad agosto”. E Chiesa? Anche ieri c’e’ stato l’abbraccio con Rocco e il patron viola ha ribadito l’intenzione di tenerlo. Probabilmente gli proporrà un nuovo contratto. Ma Federico sempre scuro in volto, chissà, magari e’ solo una impressione. Lavora duro in preparazione e aspetta. Cosa? L’incontro decisivo sarà a Firenze tra suo babbo Enrico e i dirigenti viola. In questi giorni arriverà a New York anche Pradè: ci sarà un summit di mercato e in più incontro con Federico. C’e’ tanto sul piatto, Firenze aspetta i giocatori nuovi di una squadra che deve nascere. Poi è di nuovo intervenuto Rocco e ha detto con decisione: “Di sicuro se rifaremo un’annata come quella passata sarà un totale fallimento…”. Questa è più di una dichiarazione d’intenti, parole che segnano la volontà che di costruire una squadra all’altezza di Firenze.