CHANCE PER CUTRONE. DALBERT O IGOR A SINISTRA. UN 3-5-2 DI LOTTA E DI GOVERNO. SERVE PERSONALITÀ
Seconda tappa del campionato post-Covid, prima trasferta. L’ultima volta a Udine, la prossima a Roma, contro una delle squadre più forti del torneo. Anche se la Lazio è reduce da una brutta caduta a Bergamo, forse dovuta ad una precaria condizione fisica. La Fiorentina viene dal pareggio con il Brescia, seppur nella ripresa abbia creato tante occasioni e sbagliate altrettanto. Ma questo ormai è un problema conclamato: i gol a Firenze sono merce rara, da anni non ci sono attaccanti di peso, mentre invece il dibattito pubblico svaria dal regista al forte centrale difensivo, per finire all’immancabile terzino destro. Quando si capirà definitivamente che le squadre si costruiscono dagli uomini determinanti in fase offensiva allora anche la Fiorentina potrà ambire a traguardi migliori della lotta per non retrocedere.
Stasera all’Olimpico i viola dovranno estrarre dal cilindro la giusta personalità, quella utile a non farsi schiacciare dalla Lazio. Non ci saranno Caceres e Chiesa, ma anche dall’altra parte le assenze saranno pesanti. Almeno in questo la sfida partirà in equilibrio. Iachini tornerà al 3-5-2, assetto a lui molto caro e affidabile, con Cutrone davanti insieme a Ribery, il migliore contro il Brescia. L’ex Milan è in vantaggio su Vlahovic, giocando ogni tre giorni l’alternanza diventa una necessità. Questo 3-5-2 dovrà essere di lotta e di governo. La Fiorentina penserà ad una partita attendista, ma dovrà anche saper ripartire orchestrando manovre convincenti ed efficaci. Questa sarà la gara dei viola, all’insegna della grande attenzione tattica.
Sulla sinistra Iachini balla tra Dalbert, più offensivo, e Igor difensore puro. Da questa decisione si capirà meglio l’atteggiamento della Fiorentina davanti ad una Lazio ferita e pronta colpire.
Il passaggio di stasera è complicato per i viola, ma non impossibile. La marcia verso la salvezza è ancora lunga però ci sono 33 punti in palio: ne bastano 9, sono pochi. Solo che adesso serve uno scatto in avanti sul piano del profilo temperamentale, i viola devono assumersi più responsabilità, soprattutto quando nei 16 metri bisogna trovare lo specchio. Occorre cattiveria, voglia di andare a far gol. Già da questo confronto con la Lazio.